La richiesta è stata fatta dalla pm titolare dell'inchiesta. Il caso è finito al centro dell'attenzione a fine ottobre, in occasione dell'arresto dei due principali indagati. Oggi liberi dopo la scarcerazione disposta dal tribunale del Riesame
Stupro Acireale, disposto l’incidente probatorio La ragazza sarà interrogata in modalità protetta
Sarà interrogata dai magistrati della procura di Catania la ragazza che, in estate, ha denunciato tre giovani di Acireale per violenza sessuale. A chiedere l’incidente probatorio è stata la procuratrice Michela Maresca, titolare dell’inchiesta finita al centro dell’attenzione a fine ottobre, in occasione dell’arresto di due dei tre indagati. Il gip ha accolto l’istanza, fissando il confronto per metà dicembre, ma poi saltato in seguito alla richiesta degli avvocati della controparte di ottenere copia della documentazione riguardante le intercettazioni raccolte dagli investigatori. Al momento si attende la fissazione della nuova data.
L’incidente probatorio avverrà in modalità protetta, per garantire la riservatezza della parte offesa. La ragazza, nei mesi scorsi, è stata sentita già due volte dai magistrati. Nel complesso il terzo colloquio, se si considera quello con i carabinieri, avvenuto al momento della denuncia. La versione fornita dalla giovane è sempre la stessa: lo stupro sarebbe avvenuto, a luglio, all’interno di un’automobile parcheggiata nell’area della discoteca Qubba, nel territorio di Misterbianco. I due giovani avrebbero offerto alla presunta vittima un passaggio per tornare a casa, senza paventare approcci di altra natura, ma le cose sarebbero andate diversamente.
Il terzo giovane coinvolto non è accusato di avere partecipato direttamente alla violenza, ed è per questo che il giudice per lui non ha previsto alcuna misura cautelare. A tornare in libertà, a fine novembre, sono stati anche i due principali indagati, quando il tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione avanzata dai difensori. A riguardo si attende ancora di conoscere le motivazioni del provvedimento. Da parte loro, durante l’interrogatorio di garanzia, seguito all’arresto e durato diverse ore, i due giovani – conosciuti in città perché uno titolare di un noto locale, l’altro perché appartenente a una famiglia per anni impegnata in politica – hanno negato ogni accusa, sostenendo che il rapporto sessuale sia stato consensuale.