La documentazione con cui è stato concesso il ritorno in libertà per i due principali indagati è della settimana scorsa. L'inchiesta resta aperta, in attesa che venga fissata la data dell'incidente probatorio che vedrà protagonista la presunta vittima
Stupro Acireale, depositate motivazioni scarcerazione Per il Riesame mancano i gravi indizi di colpevolezza
Non ci sarebbero stati i gravi indizi di colpevolezza e, per questo, l’arresto non sarebbe dovuto scattare. È questa la posizione dei giudici del tribunale del Riesame che, a fine novembre, hanno annullato le misure cautelari per i due giovani di Acireale accusati di avere violentato una giovane l’estate scorsa. Coinvolto nella vicenda, che si sarebbe svolta all’interno del parcheggio di una discoteca di Misterbianco, c’è anche un terzo ragazzo, dal principio indagato in stato di libertà.
Le motivazioni dell’ordinanza di scarcerazione sono state depositate la scorsa settimana. Il pronunciamento era atteso per capire se all’origine della decisione di concedere ai due la possibilità di lasciare il carcere di piazza Lanza ci fosse una valutazione in merito alla mancanza delle esigenze cautelari – per la legge italiana sono il pericolo di fuga, il rischio di inquinamento delle prove o di reiterazione del reato – o se invece venissero messi in discussione gli elementi in mano agli inquirenti.
I giudici si sono soffermati proprio su quest’ultimo punto. Particolare, questo, che – stando a quanto trapela dagli avvocati dei due principali indagati – sarebbe frutto delle dichiarazioni raccolte nel corso degli interrogatori che finora si sono tenuti, compreso quello del terzo ragazzo, ma anche sulle parole di altre persone non presenti la sera della presunta violenza ma che avrebbero fornito elementi utili. La tesi degli indagati è quella secondo cui il rapporto sessuale sarebbe stato consensuale. MeridioNews ha contattato la legale che difende la giovane che ha denunciato lo stupro, ma l’avvocata ha preferito non commentare.
L’indagine resta aperta, in attesa delle decisioni della procura su cui successivamente dovrà pronunciarsi il giudice per l’udienza preliminare. Prima, però, dovrebbe svolgersi l’incidente probatorio richiesto dal pm, per il quale si attende di conoscere la data dopo un primo rinvio del colloquio precedentemente fissato a metà dicembre.