La forza della donna. È questo lo slogan dello studio Impuls che ha aperto le porte ad Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania. Un’inaugurazione che è stata in realtà una giornata di sensibilizzazione, durante la quale l’equipe multidisciplinare ha fatto conoscere tutte le attività: fisioterapia ed esercizio terapeutico, psicoterapia transazionale-analitica, neuropsicomotricità e laboratori sensoriali, puericultura, psicoterapia bio-energetica, yoga, consulenza d’immagine, armocromia e beauty therapy. «Abbiamo scelto di chiamare Impuls il nostro studio prendendo in prestito una parola dallo spagnolo, Paese in cui mi sono formata, a Barcellona – racconta la fisioterapista Sara Messina, ideatrice del format proprio a partire dalla sua esperienza all’estero – Un termine che in italiano si traduce proprio con impulsi e cioè i veicoli, diversi e complementari tra loro, come le nostre attività, che contribuiscono alla guarigione e al benessere».
Al centro delle attività dello studio Impuls ci sono le donne, i bambini e le famiglie. «La nostra realtà multidisciplinare, la prima in Sicilia ad avere un approccio così olistico – aggiunge Messina che, da fisioterapista generica, è specializzata in particolare nella riabilitazione del pavimento pelvico – nasce come uno studio di fisioterapia ma poi si allarga a diverse collaborazioni con altre figure professionali in grado di generare degli impulsi, per una terapia sia fisica che mentale». Uno staff tutto al femminile che conta, oltre alla fisioterapista Sara Messina, la puericultrice, la nutrizionista, due neuropsicomotriciste, l’istruttrice di yoga, la psicologa, la consulente di armocromia e la beauty therapist.
Un percorso pensato per le donne – ma non solo – e per i loro nuclei familiari. «Un approccio definito alternativo, ma utile da accompagnare alle terapie tradizionali nel caso di patologie femminili come l’endometriosi», spiega Marco D’Asta, referente dell’ambulatorio endometriosi dell’ospedale Garibaldi-Nesima di Catania, centro di riferimento regionale all’interno del reparto di Ginecologia diretto dal primario Giuseppe Ettore. Ad affiancare il medico all’inaugurazione e a rimarcare la necessità di uno spazio multidisciplinare, sono state la psicoterapeuta Damiana Tomasello di Ape Sicilia (Associazione Progetto Endometriosi) e Chiara Catalano, referente dell’associazione.
«Purtroppo, nel servizio sanitario pubblico, non esistono centri che prestino servizi come questi, per la salute complessiva delle donne», conclude D’Asta. L’augurio, condiviso da Sara Messina, è infatti quello che «il centro diventi convenzionato con la Regione Siciliana», così da poter aiutare un più vasto numero di donne. Un aspetto sociale sottolineato anche dalla presenza, al taglio del nastro, del sindaco di Aci Sant’Antonio Quintino Rocca. Ma soprattutto un lavoro che mira a sradicare i tanti tabù sul corpo e la vita delle donne raccontati, durante la giornata, anche attraverso letture e danze.
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