Studente picchiato dai posteggiatori abusivi «Le forze dell’ordine non sono intervenute»

«Stamattina sono stato vittima di minacce e percosse di due posteggiatori abusivi di piazza Dante». Inizia così il racconto di Luca, come chiameremo lo studente universitario che ha affidato alla pagina Facebook del movimento Posteggiamo i posteggiatori Catania il suo sfogo, dopo le botte subite ieri a fronte del suo rifiuto di lasciare le chiavi della propria auto agli abusivi che regolano la sosta nella trafficata piazza. Sede del dipartimento di Scienze umanistiche dell’università di Catania, vicina al liceo classico Spedalieri e agli ospedali Vittorio Emanuele e Santo Bambino. Un’aggressione subita nell’indifferenza delle forze dell’ordine, secondo la denuncia del ragazzo.

I due aggressori, racconta Luca, sono «uno di mezza età e un ragazzo, forse un apprendista allievo del parcheggiatore più anziano, che lavorano su una delle piazzole di sosta gratuite di questa zona». Dove il giovane, frequentatore abituale della zona, ieri mattina posteggia la sua auto. «Come al solito il parcheggiatore di mezza età mi ha detto di lasciargli le chiavi – continua – Mi sono rifiutato di lasciargliele, andandomene per la mia strada». Una scelta, quella di non piegarsi al pizzo da strada, a cui il gruppo Posteggiamo i posteggiatori Catania intende sensibilizzare i cittadini. Ma qualcosa per Luca va storto. «Da lì sono cominciati gli atti intimidatori e schiaffi perché avevo parcheggiato male, cosa non vera, e non li agevolavo nel loro lavoro. Per fortuna non ho riportato lesioni e ferite».

Durante la colluttazione, Luca racconta di aver chiamato polizia e carabinieri, ma senza risultati. «Continuavano a minacciarmi e strattonarmi, fino a quando si sono volatilizzati e sono andato dai carabinieri a sporgere denuncia. Sono andato da loro personalmente e ho fatto quello che andava fatto». Il ragazzo non specifica la caserma in cui avrebbe sporto denuncia, ma dalla vicina compagnia di piazza Dante – in via Teatro Greco – smentiscono di aver ricevuto segnalazioni. I commenti allo sfogo di Luca, intanto, si rivolgono proprio alle forze dell’ordine: «Di fronte a un mancato soccorso da parte dei carabinieri la soluzione sembra solo una: chiamare una squadra di amici giusta e farsi giustizia da sé», scrive Mirko. «La cosa grave è che spesso delle volanti sostano in piazza dante e fanno finta di nulla, come in tutta la città», aggiunge Valentina. «Lo studente universitario si deve ribellare? Ma se i carabinieri hanno sotto gli occhi questa attività da anni e non fanno un cazzo per quale motivo io, studente universitario, devo fare il paladino della giustizia e sfidare sta gentaglia?».

Eppure, nonostante la brutta esperienza, Luca continua a invitare soprattutto colleghi e docenti a non pagare i parcheggiatori abusivi. «Avete la possibilità di parcheggiare gratis, di risparmiare in questo tempo di crisi ma, cosa più importante, avete la possibilità più diretta di far chiudere i battenti a questa cooperativa di cani randagi di Piazza Dante! – conclude – Non sanno ragionare, non sanno cos’è la giustizia. Evitate di aprire dialoghi con loro e non pagate. E, se osano minacciarvi, denunciate».


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Ieri mattina Luca, come chiameremo lo studente vittima dell'aggressione, ha posteggiato come sempre la sua auto in piazza Dante rifiutandosi di lasciare le chiavi agli abusivi della sosta. Questa volta, però, in risposta ha ricevuto minacce e schiaffi. Denunciate recandosi di persona dai Carabinieri, racconta, che non si sono fatti vivi sul posto, così come la polizia, nonostante le telefonate. Dal comando più vicino, però, smentiscono di aver ricevuto segnalazioni

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