Oggi è il primo giorno di distribuzione delle schede parcheggio per le zone blu da parte dell'Amat e già si registrano i primi problemi. Fino a venerdì se ne occupava una azienda privata. Problemi per l'orario della consegna ma pesa anche il guadagno esiguo dei rivenditori
Strisce blu, mancano schede parcheggio «In centro le ho trovate solo dagli abusivi»
Oggi è il primo giorno di distribuzione delle schede parcheggio per le zone blu da parte dell’Amat e già si registrano i primi problemi. Nei tabaccai del centro città scarseggiano. A quanto pare non è facile per i rivenditori rifornirsi dei ticket e per i cittadini diventa difficile evitare le multe. Fino a venerdì il servizio era gestito da un privato. «Prima si poteva stabilire almeno l’orario di consegna – racconta un rivenditore – adesso se le ordini di mattina, ti rispondono che le porteranno nel pomeriggio, senza dire nemmeno l’orario di consegna». Se poi si cerca di rintracciare qualcuno per conoscere quanto manca all’arrivo della merce «ti mettono in attesa e perdi solo tempo. Prima, invece, bastava alzare il telefono e chiamare la persona di riferimento, che era di turno».
Ci sono, poi, concause che peggiorano la situazione. I tabaccai non sono incentivati all’acquisto delle schede, a causa del guadagno esiguo che se ne ricava: «Solo il 5 per cento lordo sul totale, un margine a dir poco irrisorio – riferisce ancora il tabaccaio – a noi dispiace quando arrivano clienti e siamo sprovvisti delle schede, ma purtroppo capita viste le circostanze». Inoltre i tabaccai devono pagare l’intero importo al momento della consegna.
Stessa storia anche in un altro punto vendita dove il titolare allarga le braccia e dice che forse, e sottolinea forse, «arriveranno nel pomeriggio», senza specificare a che ora. Se da una parte c’è penuria di schede parcheggio, dall’altra le multe continuano a fioccare, soprattutto nel centro della città. Puntuali infatti, gli ausiliari del traffico, riprendono le verifiche e sanzionano i trasgressori. «Ho girato per almeno venti minuti – racconta Martina – dovevo tornare in ufficio e non avevo tempo da perdere ma sono arrivata lo stesso oltre l’orario previsto». E non finisce qui: alla fine del giro a caccia del prezioso ticket arriva anche la beffa: «L’unico in grado di fornirmi le schede parcheggio è stato il parcheggiatore abusivo, e le ho anche dovute pagare di più del solito, cosa che non mi ha fatto molto piacere».