Con la delibera numero 145 la giunta Orlando traccia l'elenco dei luoghi dove saranno realizzate le 28 opere. I muri messi a disposizione sono prevalentemente muri di contenimento, recinzioni, ponti, infrastrutture in cemento. Probabile che vengano privilegiati i classici graffiti
Street art legale, il Comune pubblica le linee guida Escluso il centro storico, molte zone in viale Regione
Da movimento di opposizione a forma di comunicazione sostenuta dal Comune: anche la street art imbocca questa strada, e lo fa attraverso la delibera di giunta numero 145 che traccia le «linee guida della street art a Palermo», attraverso l’individuazione degli appositi spazi concessi dalla giunta Orlando. Un percorso cominciato negli anni passati attraverso una serie di tavoli di confronto tra il Comune e gli artisti, e culminato nella delibera del 24 gennaio 2019 che è «volta a promuovere la corretta e legale espressione di questa forma artistica».
E se c’è chi ha sollevato dubbi sull’opportunità che siano le istituzioni a foraggiare l’arte di strada – che nasce illegale -, dall’altra anche alcuni artisti ed esperti palermitani hanno scelto di partecipare ai tavoli di confronto. Dando input sugli spazi da destinare alle loro opere, insieme ai presidenti di circoscrizione. L’elenco dei luoghi, corredato di estratti planimetrici e fotografie, è stato inoltrato alla Sovrintendenza dei beni culturali. Che però ha bocciato sostanzialmente le proposte arrivate sul centro storico: già ricco di opere, con alcune che però risentono già dell’usura del tempo, secondo la sovrintendenza «il centro storico è già sottoposto ad ampi interventi» e inoltre c’è l’esigenza «di non compromettere l’identità monumentale dell’area, fermo restando eventuali eccezioni per particolari spazi».
Così le opere, che in totale saranno 28, saranno quasi tutte concentrate attorno a viale Regione Siciliana, oltre che alcune sparse ad esempio in via Libertà e viale Strasburgo. Pare inoltre che il progetto sia portato avanti avanti da due writers che hanno in mente di fare lettering quindi, per intenderci, graffiti classici e non street art. I muri messi a disposizione sono prevalentemente muri di contenimento, recinzioni, ponti, infrastrutture in cemento che il Comune mette a disposizione, ma a zero budget.
«Soffermarsi sui muri è un modo per costruire un percorso alternativo di lettura delle città ma anche un esercizio per lo sguardo necessario a cogliere quell’insieme di segni grafici che costituiscono la cultura visuale urbana contemporanea» scrivono il designer Mauro Filippi, il semiologo Marco Mondino e la sociologa Luisa Tuttolomondo nel libro Street art in Sicilia, una guida ai luoghi e alle opere di quella che sempre più va diffondendosi come la principale arte urbana. E, inevitabilmente, il testo del 2017 pubblicato da Flaccovio editore analizza ovviamente il capoluogo siciliano.
«La street art – si legge – trova espressione nelle zone più frequentate del centro storico come l’Albergheria, Piazza Garraffello, Piazza Magione ma si espande anche tra le vie del Borgo Vecchio e si disperde in vicoli della città lasciando delle tracce che spetta al fruitore rimettere insieme. Il viaggio condotto tra le vie del centro storico e nelle aree periferiche della città restituisce le concentrazioni delle opere e le relazioni che la street art riesce ad instaurare». E da quella pubblicazione, poi, sono state tante le opere che si sono aggiunte: dai cinque murales in altrettanti muri dell’Albergheria, realizzati da cinque artisti palermitani all’interno del progetto Cartoline da Ballarò, a quelli realizzati da Igor Scalisi Palminteri a Sant’Erasmo, allo Zen e ancora una volta a Ballarò. In questo caso, però, l’esempio più emblematico dell’indirizzo legale dato alla street art a Palermo è certamente il murale dedicato ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, realizzato alla Cala nell’estate del 2017.
Ecco la selezione dei primi 28 spazi (in futuro ne saranno individuati altri proposti da artisti, soggetti pubblici e privati): 1) Via Cosimo Aleo (parcheggio degli Emiri); 2) Via Alfonso Borrelli (muro ex parcheggio di piazza Crispi); 3) Giardino Inglese; 4) Viale Regione Siciliana nord-ovest (muro altezza via La Loggia-via Altarello); 5) Cantieri culturali alla Zisa; 6) Stazione Notarbartolo; 7) Viale Michelangelo (altezza via Francesco Musotto); 8) Via Anwar Sadat (muro Fiera del Mediterraneo); 9) Via Margherita De Simone (Stazione Fiera); 10) Via Belgio (sottopasso); 11) Via Andrea Cirrincione (muro angolo via Salvatore Puglisi); 12) Via Salvatore Puglisi; 13) Viale dell’Olimpo (muro lato via Partanna Mondello); 14) Via Tolomea (parcheggio); 15) Viale Regione Siciliana nord-ovest (tratto via Belgio-via Trabucco); 16) Viale Regione Siciliana sud-est (sottopasso Bingo); 17) Viale Regione Siciliana Nord-ovest (muro Istituto Santa Maria di Mazzarello); 18) Via San Francesco di Sales (via Emily Balch); 19) Via Libero Grassi (parcheggio); 20) Viale Regione Siciliana Nord-ovest (altezza via Socrate); 21) Forum (parcheggio); 22) Via Don Orione (muro campetti oratorio); 23) Via Roccazzo (muro deposito Amat); 24) Via Uditore (muro del Parco); 25) Via San Domenico Savio; 26) Via Pietro Floridia (muro ad angolo con via Salvatore Auteri); 27) Via Giovanni Baviera (muro ex Legno Market); 28) Via Mariano Stabile (portici).