Pubblichiamo la segnalazione di una lettrice che si occupa di servizi turistici nel Siracusano e ci mostra le foto di un insolito pomeriggio di lavoro. Un po' disorientata - letteralmente - alle prese con più di un cartello stradale con indicazioni errate. «Scusi signorina, dove si trova Fontante Binanche?», chiede un visitatore di origini milanesi mandando la giovane in confusione. Guarda le foto
Storie di parole sbagliate e cartelli blu Errori di scrittura sulle strade di Siracusa
Anche in tempi di navigatori satellitari e mappe accuratissime, può ancora capitare di affidarsi ai cartelli stradali. E se l’incauto automobilista si trova nel Siracusano, in cerca di località balneari rinomate o cittadine di interesse storico, il rischio di soffermarsi ad ammirare una serie di cartelli sbagliati è dietro l’angolo. Una serie di errori di scrittura sulle indicazioni stradali per Fontane Bianche, località balneare in provincia di Siracusa, e sempre lungo lo stesso tragitto, errori di trascrizione in direzione Palazzolo Acreide. Ce li segnala una lettrice che ci racconta la sua bizzarra scoperta durante le ore di lavoro come operatrice turistica. Un paio di consonanti invertite, qualche sillaba mancante e il gioco è fatto.
«Mi occupo di servizi turistici – racconta la giovane – e quel giorno tornavo da un trasferimento aeroporto Catania-Fontane Bianche, quando al primo incrocio il mio cliente milanese mi dice: “Scusi signorina, dove si trova Fontane Binache?”. Ed io: “Guardi ha letto male!”. In pochi secondi arriviamo al secondo cartello, e ho capito che il cliente aveva ragione!».
Le cose non migliorano andando avanti, in direzione Palazzolo Acreide, un centro turistico barocco, antica colonia greca con un centro storico riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Lungo la strada sembra esserci una concentrazione di errori sui cartelli blu. «Sempre stesso posto – racconta la guida riferendosi al tragitto lungo la provincia di Siracusa – troviamo infatti la scritta Palazzo anziché Palazzolo…». E davanti alla perplessità del turista non resta che allargare le braccia esclamando il più classico: «Benvenuti al sud!».