Stefania e Vincenzo, un amore mai sbocciato tra le valli di Aretusa…

SEMBRA INCREDIBILE, MA VINCIULLO NON HA ADERITO A FORZA ITALIA PER NON AVERE A CHE FARE CON L’EX MINISTRA. DUE CARATTERI CHE NELLA POLITICA DI SIRACUSA NON HANNO MAI TROVATO MODO DI CAPIRSI

Non sempre, in politica, si segue la logica politica. Lo sa bene l’onorevole Vincenzo Vinciullo, parlamentare regionale eletto nel Pdl, collegio di Siracusa, oggi tra i fondatori del Nuovo centrodestra in Sicilia.

Vinciullo, all’Ars, in questa legislatura, è un parlamentare attento. Segue i fatti. E interviene, spesso criticamente, sugli atti di un Governo regionale quasi sempre in ritardo su tutto. E quasi sempre protagonista di battaglie parlamentari e leggi sbagliate.

Insomma, se c’è un parlamentare di Sala d’Ercole che non ha nulla a che spartire con il Governo di Rosario Crocetta, ebbene, questo è proprio Vinciullo. Che, per ironia della sorte, ha aderito a una formazione politica – il Nuovo centrodestra – che è, invece, parte integrante del Governo Crocetta.

Come questo giornale scrive spesso, Angelino Alfano e, soprattutto, Giuseppe Firrarello e Giuseppe Castiglione sono rappresentati dentro la Giunta Crocetta. E lo sono dall’inizio di questa legislatura. Perché Firrarello e Castiglione, sottobanco, alle ultime elezioni regionali hanno fatto votare per Crocetta.

 

Vinciullo, al contrario, è stato sempre all’opposizione del Governo Crocetta. Sottolineando, spesso, limiti, contraddizioni ed errori del presidente della Regione e degli assessori.

Allora perché ha aderito a un Partito – il Nuovo centrodestra – che in Sicilia è schierato con il centrosinistra e, segnatamente, con il Governo Crocetta?

Per ‘questioni di donne’. Anzi, per essere precisi, a causa di una donna.

La donna che ha fatto ‘scappare’ Vinciullo in uno schieramento politico del quale – ma questo lui non lo dirà mai – condivide poco o nulla si chiama Stefania Prestigiacomo.

Anche la bella Stefania è di Siracusa come Vinciullo. Ma con la bella Stefania il nostro deputato regionale ex Pdl non ha quasi mai legato.

In politica, militando nella stessa provincia e nello stesso schieramento politico, l’hanno sempre pensato in modo opposto.

Alle ultime elezioni comunali, poi, Vinciullo ha avuto il torto di avere ragione proprio contro le tesi della bella Stefania. Che da sempre, invece, ha ragione, specialmente quando ha torto.

La carriera della bella Stefania, infatti, è costellata di successi (per lei) che non hanno mai coinciso con il miglioramento del territorio del quale dovrebbe essere rappresentante.

Con molta probabilità, l’ex ministra, senza il Mattarellum prima e senza il Porcellum dopo, forse sarebbe stata eletta la prima volta. E mai più rieletta dopo. Invece è sempre, grazie a due eleggi elettorali, è andata avanti. mentre la sua provincia è andata indietro.

Molto diverso il discorso per Vinciullo. Che, invece, è figlio del consenso elettorale raccolto con fatica e sacrifici. Eletto perché in grado di dare risposte. Un deputato seguito dai propri elettori.

E l’ha dimostrato alle ultime elezioni comunali. Quando, con una sua lista, ha fatto mangiare la polvere al Pdl di Stefania Prestigiacomo. Che ha portato il Partito a sbattere contro il muro.

Sembra incredibile: se il Pdl, alle ultime elezioni comunali di Siracusa, avesse dato retta a Vinciullo, a quest’ora il centrodestra, con buona probabilità, avrebbe vinto. Invece, per andare dietro alla bella Stefania, ha straperso.

Eppure, dopo queste sconfitte, a bella Stefania guida addirittura Forza Italia in Sicilia (con accanto Gianfranco Miccichè e Saverio Romano). Mentre Vinciullo, che alla fine ha i voti, se n’è andato.

 

L’approdo naturale di Vinciullo sarebbe stata la nuova Forza Italia. O An, se Nello Musumeci riuscirà a rilanciare la destra in Sicilia. Invece Vinciullo è andato proprio con chi non ha nulla in comune: con Alfano, Firrarello e Castiglione.

 

Il tutto per non avere a che fare con Stefania Prestigiacomo.

Certo che queste donne in politica, in Sicilia, sono veramente particolari. Quando non fanno danni nei Governi o nell’alta burocrazia, riescono a far cambiare opinioni politiche e Partiti agli uomini…

Quanto durerà Vinciullo con il Nuovo centrodestra siciliano? Secondo noi, il tempo di prendere la prima ‘pugnalata’ da Alfano. Alzi la mano, tra i politici siciliani di centrodestra, che non ha preso almeno una ‘pugnalata’ da Angelino…   

Foto di prima pagina tratta da giornaledisiracusa.com


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]