Il partito di destra si è riunito nel piccolo Comune alle pendici dell'Etna. Tra i presenti l'ex sindaco di Catania Raffaele Stancanelli e il presidente del parco dell'Etna Carlo Caputo
Stati generali turismo di Fratelli d’Italia a Trecastagni Assessore Messina: «Abbiamo superato il Trentino»
È una Sicilia che registra il segno più nei numeri ma che ancora riporta il segno meno in termini di consapevolezza sul valore del Turismo nella propria regione. Un ritratto che riporta tutti i punti di forza, ma anche quelli di debolezza, quello tracciato a Trecastagni agli Stati generali del turismo organizzati da Fratelli d’Italia. Il partito che, negli ultimi cinque anni, ha governato il relativo assessorato regionale. E adesso è arrivato il momento di mettere davanti i risultati raggiunti. Il primo su tutti, la crescita del numero di permanenze da parte dei turisti, in termini di notti nelle strutture ricettive. Le prenotazioni e il brand Sicilia sul quale puntare. Con un sorpasso sorprendente, ribadito con un pizzico di orgoglio da parte dell’assessore Manlio Messina: «Abbiamo superato il Trentino. È stato difficile – ha detto – soprattutto in un momento come quello che abbiamo attraversato. I numeri oggi ci danno ragione. Il See Sicily ha dato una boccata d’ossigeno a tutto il settore, a tutta la filiera a partire dagli alberghi, affittacamere, b&b, le guide turistiche, le agenzie di viaggio. Abbiamo offerto servizi ai turisti, come una notte gratis e uno sconto sul volo aereo».
A proposito di strutture ricettive, Messina ha poi ribadito l’importanza di una legge per contrastare l’abusivismo come quella per il codice identificativo regionale, utile per scovare quanti non sono in regola. Un richiamo è andato a chi sporca le città e ambienti naturali dall’immenso valore come l’Etna. «Anche un sindaco – continua – con un esercito, non riuscirebbe a tenere puliti gli ambienti senza la collaborazione della gente. Noi siciliani dovremmo essere più bravi nel capire il valore di ciò che ci circonda». Come la montagna, il Mongibello, il cui brand diventa centrale per la promozione. «Sia gli attori pubblici – ha dichiarato Carlo Caputo, presidente del parco dell’Etna – che quelli privati, ormai hanno la consapevolezza dell’importanza del brand Etna. Noi lo stiamo facendo secondo quelle che sono le nostre competenze cioè di pianificazione territoriale. Insieme agli altri, come le aziende vitivinicole e i Comuni, lanciamo questo brand. Ultimamente stiamo puntando su un marchio di qualità ambientale e contiamo che possa avere un impatto importante sul territorio».
Non solo paesaggi ma pure monumenti con beni riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco e tracce di storia da studiare, conservare, custodire e tramandare. L’appuntamento di Trecastagni è servito anche per fare il punto sullo stato dell’arte in alcuni settori del turismo: mare, montagna, cultura, enogastronomia, eventi. E proprio gli eventi sono stati messi sotto esame con riferimento alle feste religiose. Serve però destagionalizzare e andare oltre il singolo avvenimento. Ma tirando le somme, si tratta di una macchina già avviata, della cui potenza è pienamente convinto l’eurodeputato Raffaele Stancanelli: «Va rafforzata tutta l’azione che possa ulteriormente propagandare la nostra terra. La nostra è terra di cultura, di arte, di gastronomia, di paesaggi. E’ una terra che piace in tutte le sue dimensioni non solo agli italiani ma anche agli stranieri».