Mai ricambiato, «ha continuato a braccare la sua preda». I carabinieri hanno arrestato A.G. per atti persecutori a danno di una 39enne, conosciuta mentre era ricoverato al Garibaldi di Nesima. L'uomo non poteva già avvicinarsi alla donna «misura non adeguata - scrivono i militari - Per fortuna il Gip ha accolto indagini e deciso arresto»
Stalking, in carcere un pregiudicato 51enne Persecuzioni a infermiera iniziate in ospedale
Mai ricambiato, «ha continuato a braccare la sua preda sia sul posto di lavoro che per strada». I carabinieri di Nesima – quartiere alla periferia di Catania – descrivono con queste parole un nuovo presunto episodio di stalking. Su mandato del giudice per le indagini preliminari del tribunale catanese, i militari hanno arrestato A.G. – pregiudicato catanese di 51 anni -, accusato del reato di atti persecutori a danno di una 39enne.
La vicenda sarebbe iniziata a luglio tra le corsie dell’ospedale Garibaldi di Nesima. Dove l’uomo era stato ricoverato e la donna lavorava come infermiera. Ma i tentativi di approccio del 51enne – per nulla ricambiati, scrivono i carabinieri – sarebbero continuati anche dopo che era stato dimesso. Denunciato – visti i riscontri ottenuti dalle indagini -, a carico di A.G. è stato emesso un provvedimento cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima.
Misura che «purtroppo – spiegano gli stessi i militari – non si rivelò adeguata per fermare lo stalker». La donna sarebbe stata contattata da A.G. attraverso telefonate, sms, messaggi sui social network. L’uomo avrebbe usato anche dei volantini – messi in giro sul luogo di lavoro della donna – per diffamarla. «Per fortuna – concludono i carabinieri che si sono occupati della vicenda – le indagini e le informative sono state accolte dal gip del tribunale», che ha ordinato l’arresto del 51enne. Adesso recluso, in via preventiva, nel carcere di piazza Lanza.