Stadio Palme, prove dialogo tra mondo atletica e Comune  Antibo: «Migliorare l’impianto o rischiamo di perdere tutto» 

Il tempio palermitano dell’atletica leggera: lo Stadio delle Palme, intitolato a Vito Schifani, è un impianto che ha visto correre sulla sua pista una leggenda dello sport italiano come Totò Antibo e che ancora oggi sforna talenti che conquistano i primi posti in Italia nelle gare di tutte le discipline. La struttura deve ritornare all’antico splendore. Lo chiedono gli atleti come la gazzella di Altofonte, che spera un giorno di vedere i giovani sportivi della città raggiungere le vette più alte, come ha fatto lui. I rapporti tra la Federazione regionale atletica leggera e il Comune si sono incrinati ma oggi pomeriggio a Palazzo delle Aquile il sindaco Leoluca Orlando dovrebbe incontrare Gaspare Polizzi, direttore tecnico del Cus ed ex presidente regionale della Fidal. Durante il summit lo Stadio delle Palme sarà tra i principali temi sul tavolo.

«L’impianto fa schifo. La gente non ha più voglia di allenarsi», dice Antibo, che ancora non ha digerito la scelta dell’amministrazione di tenere nella struttura i concerti di Mika e dei Negramaro, cosa che ha dato il via a numerose proteste: «Perché in un impianto sportivo si devono fare i concerti? Per quale motivo non li fanno negli stadi di calcio, nello stadio del Palermo?». Antibo ricorda come si presentava la struttura ai tempi in cui la frequentava: «Quando mi allenavo io, qui era tutta un’altra cosa. Era bellissimo. Tutto pulito, la pista era meravigliosa. C’era tantissima gente che veniva a correre, il prato era in ottime condizioni. Se mi dovessi allenare oggi dove potrei farlo? Non c’è la pista e quindi non posso allenarmi con le scarpe chiodate. Ma un campione deve poterlo fare». E poi aggiunge: «Si deve rifare la pista altrimenti noi perdiamo tutto. Se questo non venisse fatto non si tratterebbe soltanto di un danno allo Stadio delle Palme ma allo sport e a tutti i ragazzi e le ragazze che hanno questa passione. E per Palermo diventerebbe difficile vedere qualcuno di loro arrivare ad alti livelli».

Gli fa eco Polizzi che entra più nel dettaglio: «Le condizioni della struttura sono abbastanza disastrate. Oltre a rifare la pista, si dovrebbe ripristinare il sistema di irrigazione del prato, distrutto tempo fa. Si dovrebbe soprattutto organizzare la sorveglianza all’interno dello stadio. Cioè capire come e chi gestisce la struttura. Questo è il punto: un impianto di atletica leggera non si può gestire fai-da-te».

Dopo che si sono svolti i concerti, racconta Polizzi, sono state tante le iniziative che si sono susseguite dentro la struttura rendendo agli atleti ancora più complicato accedere per allenarsi. «Qui chiunque fa domanda può entrare. Dalle suore ai tamil fino alla Diadora. Però paradossalmente in inverno, per una faccenda burocratica le scuole, che sono la nostra vera risorsa, state costrette a non venire più. Mentre poi entra chiunque. Domenica mattina l’impianto è chiuso ma nella struttura c’è gente lo stesso». 

«Questo è un tempio dell’atletica leggera e non solo a livello locale o regionale. Siamo conosciuti in tutta Italia. La settimana scorsa in campionato – sottolinea il direttore tecnico del Cus – abbiamo ottenuto dei grossi risultati in campo nazionale. Siamo quinti in classifica a livello europeo. Questo significa che siamo davvero all’avanguardia e vorremmo questi riconoscimenti da parte dell’amministrazione. Noi facciamo la serie A oro dell’atletica leggera. Visto come siamo stati trattati in questo ultimo periodo, però, dico che Palermo non merita questi traguardi. Siamo completamente abbandonati. Il rapporto tra la Fidal e l’amministrazione comunale non c’è più stato».

Oggi però il dialogo interrotto potrebbe riprendere a dare i suoi frutti: «Dovrei avere un incontro con il sindaco – dice Polizzi – Chiediamo che l’impianto venga rimesso a nuovo e riorganizzato per le attività della città. Dove per organizzazione si intende regolamentare l’accesso. Noi, come abbiamo già detto in passato, siamo sempre disponibili a farlo a titolo gratuito». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]