La legge che interviene sui dipendenti regionali è al centro del muro contro muro tra governo regionale e sindacati che, dopo l'incontro odierno con il governatore, confermano la protesta di domani e lo sciopero di venerdì
Stabilità, Baccei stoppa la mediazione di Crocetta Cgil: «Fanno il gioco del buono e del cattivo»
«Fanno il gioco del buono e del cattivo: così non va». A giocare, come afferma il segretario della Cgil Funzione Pubblica Michele Palazzotto, sono il governatore Rosario Crocetta, nel ruolo del buono, e il suo assessore all’Economia, Alessandro Baccei, in quello di cattivo.
La scenetta sarebbe andata in onda all’incontro odierno tra il presidente della Regione e i sindacati, ultimo vano tentativo di scongiurare le proteste dei prossimi giorni: manifestazione domani sotto palazzo d’Orleans, sede della presidenza regionale, e sciopero dei dipendenti regionali il 20 marzo. Niente da fare. Tutti i sindacati, confederali e autonomi, confermano la discesa in piazza che ha tanto fatto arrabbiare anche il sottosegretario Davide Faraone. Contro il disegno di legge stabilità della giunta regionale.
Tornando al gioco delle parti, durante l’incontro Crocetta aveva tentato una mediazione aprendo alla richiesta dei sindacati di stralciare le norme sui regionali per affrontarle in un testo organico da concertare. Proposta bloccata da Baccei. «Crocetta l’ha chiamato al telefono davanti alla delegazione sindacale e Baccei ha risposto con un secco non se ne parla proprio, una situazione pirandelliana», afferma Palazzotto.
La legge finanziaria bersaglio delle proteste prevede tagli alla spesa pubblica per 200 milioni: i settori su cui interverrà la manovra sono i forestali e il personale della Regione (per entrambi sono previste norme di contenimento dei costi), la riduzione del numero dei consiglieri comunali e delle indennità (ma non a partire dalle amministrative di questa primavera); l’adeguamento del sistema pensionistico dei dipendenti regionali a quello degli statali (da retributivo a contributivo), al taglio del salario accessorio e dei permessi sindacali, oltre alla mobilità interna.
Oggi un gruppo di sindacalisti e lavoratori ha occupato i locali dell’assessorato regionale all’Economia per protesta.