Torna ad infiammarsi il clima intorno a quella che è tornata ad essere una vera e propria vertenza. Il tema è la prospettiva per i mille e 850 operatori degli sportelli multifunzionali, le cui attività finanziate con gli avvisi 1 e 2 del 2010 scadranno il prossimo 30 settembre. Vertenza, perché nonostante agli inizi di giugno fosse stato sottoscritto un accordo trilaterale (governo regionale, sindacati confederali, snals e autonomi e associazioni degli enti formativi) che prevedeva un periodo di proroga delle attività in attesa dell'emanazione di un nuovo bando, il caos è tornato nella filiera.
Sportelli multifunzionali, la Cisl chiede le dimissioni dellassessore Ester Bonafede
Torna ad infiammarsi il clima intorno a quella che è tornata ad essere una vera e propria vertenza. Il tema è la prospettiva per i mille e 850 operatori degli Sportelli multifunzionali, le cui attività finanziate con gli Avvisi 1 e 2 del 2010 scadranno il prossimo 30 settembre. Vertenza, perché nonostante agli inizi di giugno fosse stato sottoscritto un accordo trilaterale (Governo regionale, sindacati confederali, Snals e autonomi e associazioni degli Enti formativi) che prevedeva un periodo di proroga delle attività in attesa dell’emanazione di un nuovo bando, il caos è tornato nella filiera.
Dopo gli incontri dei giorni scorsi che hanno registrato non solo il nulla di fatto, ma un arretramento nella posizione governativa, oggi la certificazione di tale atteggiamento è arrivata al termine dell’audizione congiunta Commissione Cultura e Lavoro e Commissione Bilancio e Finanze all’Assemblea regionale siciliana. E’ stato riferito come sia emersa confusione e pochezza di idee nei rappresentanti del Governo regionale. Il riferimento va all’assessore per il Lavoro, Ester Bonafede, all’assessore per l’Istruzione e la Formazione professionale, Nelli Scilabra, e alla dottoressa Francesca Garoffolo in sostituzione del dirigente generale ai due rami, Anna Rosa Corsello.
Che vi siano difficoltà nella certificazione della spesa comunitaria è fatto oramai risaputo. Così come, a detta di molti operatori del settore, l’amministrazione regionale sarebbe in overbooking. Avrebbe, cioè impegnato più risorse di quante disponibili sul Fondo sociale europeo. Difficoltà che portano a pensare ad un possibile disimpegno di parte delle risorse già a fine 2013.
In questo momento le uniche spese certificate sono quelle relative alle attività finanziate attraverso l’Avviso 20/2011. Atteso che i pagamenti a valere sugli Avvisi 1 e 2 del 2010 (Sportelli Multifunzionali e Sportelli Scuola) vanno molto a rilento. Intanto, divampa la polemica a latere dell’incontro odierno in Ars.
Sull’esito negativo dell’audizione all’Ars rileviamo la posizione dura e netta della Cisl. Ancora nessuna certezza per i lavoratori a causa dell’incapacità gestionale di questo Governo. Chiediamo le dimissioni dell’assessore Bonafede.
A parlare il segretario regionale della Cisl Scuola con delega alla Formazione professionale, Giovanni Migliore.
Il 30 settembre scadranno le attività degli sportelli multifunzionali, gli Avvisi 1 e 2 – ha sottolineato il sindacalista – per i quali l’accordo firmato a giugno prevedeva la proroga per il periodo necessario alla preparazione del nuovo bando. Dobbiamo purtroppo continuare a constatare che l’incapacità gestionale del Governo regionale e del ramo dell’amministrazione relativo alla gestione del fondo sociale europeo, sta paralizzando un intero sistema e 1850 lavoratori non hanno ancora nessuna certezza sul futuro”.
Ed ecco arrivare l’affondo contro il Governo regionale, reo di non aver inciso per niente in questi 9 mesi di attività. “Per tale incapacità – ha sottolineato Migliore – non possiamo che chiedere le dimissioni dell’assessore Bonafede e del dirigente che gestisce le risorse comunitarie.
La Cisl Scuola non ammette giustificazioni sui ritardi nella vertenza degli Sportelli multifunzionali. Nonostante l’assessorato al Lavoro disponga di notevoli risorse europee – ha rilanciato Migliore – l’incapacità politica e gestionale di assessore e dirigenti in termini progettuali e procedurali ha portato i lavoratori a ridosso della scadenza senza una prospettiva reale e concreta. La soluzione temporanea che ci è stata prospettata è impraticabile e intanto la Regione continua a non utilizzare fondi comunitari che restano lì fermi in attesa di una chiara e capace gestione.
Il sindacato pensa già a forme di agitazione e protesta per le prossime settimane se non dovessero giungere risposte concrete e atti giuridici vincolanti che sblocchino la vertenza a favore dei lavoratori.
Se il Governo pensa di poter temporeggiare – ha concluso il segretario – già dai primi di settembre torneremo a protestare insieme ai lavoratori per tutelare il loro futuro e quello delle loro famiglie, stanche di attendere soluzioni certe che tardano ad arrivare.