Il progetto è nato dalla collaborazione tra Andros medicina della Riproduzione, l’Arnas Civico con le sue unità di oncologia, la società sportiva dilettantistica Giovanni Verga Palermo e l’assessorato regionale alla Salute. «Nel caso dei pazienti adulti il tempo è fondamentale per cui i margini di intervento sono diversi. La sensibilizzazione è fondamentale»
Sport e medicina, campagna per fertilità pazienti oncologici «Nel 40 per cento dei casi è compromessa dai trattamenti»
Affrontare la diagnosi e il decorso di una neoplasia senza rinunciare alla propria fertilità, ricorrendo allo crioconservazione di gameti, embrioni e tessuto ovarico. È l’obiettivo alla base della campagna di sensibilizzazione: Sport e Medicina: insieme si vince presentata a Palermo, a villa Niscemi. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Andros medicina della Riproduzione, l’Arnas Civico con le sue unità di oncologia, la società sportiva dilettantistica G. Verga Palermo e l’assessorato regionale alla Salute. In Italia ogni anno la malattia tumorale colpisce circa 16mila persone, con un danno spesso irreversibile alla fertilità dei pazienti. Per quanto riguarda la Sicilia sono circa un decimo i pazienti interessati, «Nei tumori pediatrici la guarigione si attesta intorno all’80 per cento, negli adulti in età fertile intorno al 60 – spiega Adolfo Allegra, ginecologo esperto in medicina della riproduzione della clinica Andros – ma nel 40 per cento dei casi i trattamenti di radioterapia e chemioterapia compromettono la fertilità. Per questo è importante preservarla ricorrendo alla crioconservazione. Una volta guariti i pazienti potranno utilizzare questi gameti per ripristinare la fertilità con la tecnica della fecondazione assistita».
«Per quanto riguarda la Sicilia occidentale i pazienti adolescenti affetti da neoplasia sono circa una decina l’anno – spiega Ottavio Ziino, dirigente medico oncoematologia pediatrica al Civico – portiamo avanti questa tecnica dal 2008 e tra maschi e femmine finora hanno aderito circa una ventina. Comunicare una diagnosi di neoplasia è spesso devastante per una famiglia, ma spesso notiamo come rispetto ai genitori un grande aiuto arrivi proprio dalle ragazze che sono più proiettate verso il futuro. Nei pazienti adolescenti non possiamo fare un prelievo degli ovociti, ma di di una porzione dell’ovaio dove ci sono ovociti prima congelato e poi reimpiantato dopo anni, una tecnica sperimentale che già nel mondo dà segnalazioni di gravidanze fatte attraverso questa procedura». «Nel caso dei pazienti adulti invece il tempo è fondamentale – dice Livio Blasi, del reparto di oncologia medica Arnas Civico – purtroppo spesso deve arrivare prima la chemioterapia, per cui i margini di intervento sono necessariamente diversi. La sensibilizzazione è fondamentale».
Alla conferenza sono intervenuti anche il sindaco, Leoluca Orlando, l’assessore allo Sport del Comune di Palermo Giuseppe Gini, il delegato provinciale Coni, Giuseppe Canzone, Il presidente della Fip Sicilia, Riccardo Caruso, e la responsabile dell’educazione e promozione alla salute dell’Arnas Civico, Nicoletta Salviato. La campagna prevede attività d’informazione sui social network, un torneo tra tutte le scuole di mini basket della città, e la diffusione di materiale informativo anche in occasione delle partite di basket. Sabato primo aprile, al Palamangano, alle 16, ci sarà la prima partita di serie A2 dove le ragazze scenderanno in campo con una maglietta sulla campagna.