Anche stasera, cari lettori di linksicilia, nuovo appuntamento con l'avviso 20. Il tema non è la corte dei conti. Per l'occasione, ci siamo permessi - sulla base dell'elenco provvisorio dei 'morti & feriti', cioè degli enti di formazione professionale che sono stati provvisoriamente ammessi al finanziamento e degli enti che, invece, sono sono stati ammessi - di fare un ragionamento su numeri. Certo, ci sarebbe piaciuto ragionare sugli elenchi definitivi. Ma non possiamo costringere il governo della regione a rendere pubblico l'elenco degli enti finanziati con i fondi pubblici. Non abbiamo questa pretesa.
‘Spigolando’ sull’Avviso 20 abbiamo notato che…
Anche stasera, cari lettori di LinkSicilia, nuovo appuntamento con l’Avviso 20. Il tema non è la Corte dei Conti. Per l’occasione, ci siamo permessi – sulla base dell’elenco provvisorio dei ‘morti & feriti’, cioè degli enti di formazione professionale che sono stati provvisoriamente ammessi al finanziamento e degli enti che, invece, sono sono stati ammessi – di fare un ragionamento su numeri. Certo, ci sarebbe piaciuto ragionare sugli elenchi definitivi. Ma non possiamo costringere il governo della Regione a rendere pubblico l’elenco degli enti finanziati con i fondi pubblici. Non abbiamo questa pretesa.
La politica sta cambiando. E oggi la vera ‘trasparenza’, nella pubblica amministrazione siciliana, è quella che non si vede. Ma andiamo ai nostri modesti calcoli.
Dovete sapere, cari lettori, che l’Avviso 20 – un mega piano di formazione professionale da 286 milioni di euro in tre anni – si articola in tre grandi aree tematiche. La prima è la ‘Formazione ambiti speciali’ (Fas). La seconda è la ‘Formazione permanente’ (Fp). La terza è la ‘Formazione per i giovani (Forgio). I fondi di ogni area tematica vengono ripartiti tra gli enti di formazione presenti nelle nove province siciliane.
Bene. Leggendo le carte abbiamo notato due anomalie che segnaliamo ai nostri lettori. La prima anomalia riguarda la ‘Formazione ambiti speciali’.
Per la provincia di Agrigento lo stanziamento per questo tipo di formazione ammonta a oltre 10 milioni di euro, con un’economia pari a circa 18 mila euro.
In provincia di Caltanissetta lo stanziamento è di oltre 4 milioni di euro con economia ari a circa 896 mila euro.
In provincia di Catania lo stanziamento supera i 14 milioni di euro con economie pari a circa 362 mila euro.
In provincia di Enna 4 milioni e 400 mila euro circa di stanziamento con 2 mila e 800 di economie.
In provincia di Messina lo stanziamento supera i 18 milioni di euro con quasi 74 mila euro di economie.
In provincia di Palermo 27 milioni e mezzo di euro circa di stanziamento e quasi 350 mila euro di economie.
In provincia di Ragusa quasi 2 milioni di euro di stanziamento e 173 mila euro circa di economie.
A Siracusa 5 milioni e mezzo di euro circa di stanziamento e 462 mila euro di economie.
La provincia di Trapani si differenzia dalle altre otto: su uno stanziamento di 15 milioni di euro circa non ci sono economie ma, al contrario, una ‘diseconomia’ di circa un milione di euro. In pratica, nel Trapanese, 15 milioni e rotti di euro non bastano e ci vorrebbe un altro milione di euro. Come mai? Che cosa rende, la provincia trapanese, in materia di formazione, diversa dalle altre otto? Credeteci: non riusciamo a farci una risposta. Chissà, magari i nostri lettori ne sanno più di noi.
Ribadiamo che la nostra analisi fa riferimento all’elenco provvisorio. Sarà interessante – non appena avremo la possibilità di accedere ai dati – appurare se nell’elenco definitivo le cose sono cambiate o sono rimaste le stesse.
Un altro elemento – che, lo ribadiamo, andrà poi confrontato con i calcoli da effettuare sull’elenco definitivo dei ‘morti & feriti’ – riguarda la formazione per i giovani. Abbiamo notato che, per alcune fasce di età, l’offerta formativa è superiore alla domanda. Ciò significa che in questo settore si stanziano più risorse finanziarie di quante effettivamente ne servano.
Se le cose stanno così forse sarebbe corretto informare Bruxelles. Per evitare il ‘rischio’ – che in Sicilia è assolutamente ‘remoto’, che i soldi della formazione professionale vengano spesi per finalità ‘altre’. Per fortuna queste degenerazioni non riguardano la Sicilia. La nostra, grazie a Dio!, è una terra dove i soldi della formazione professionale non sono mai stati utilizzati per finanziare in modo surrettizio partiti politici e sindacati…
Avviso 20, blitz della Corte dei Conti negli uffici del dipartimento Formazione professionale