Speziale con il cellulare nel carcere di Favignana Era nascosto dentro un barattolo, indaga procura

Dall’evasione di tre detenuti a un noto recluso che avrebbe armeggiato con uno smartphone in cella. Il palcoscenico è sempre il carcere di Favignana, dove ad essersi guadagnato i riflettori della cronaca nelle ultime ore è stato Antonino Speziale. Dal 2012 condannato in via definitiva per l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti. Ucciso davanti lo stadio Angelo Massimino di Catania durante il derby calcistico Catania-Palermo del 2 febbraio 2007. Speziale, secondo quanto diffuso dal sindacato della polizia penitenziaria Sappe, è stato trovato in possesso del cellulare nella serata di giovedì scorso. L’uomo, 27 anni, avrebbe chiesto a un agente in servizio nella struttura di essere accompagnato in infermeria. Durante il tragitto, come ha diffuso il sindacato, Speziale avrebbe chiesto di potersi avvicinare a una cella, al cui interno vi erano quattro detenuti.

L’obiettivo sarebbe stato quello di chiedere della farina che, secondo la ricostruzione, gli sarebbe stata consegnata attraverso un barattolo. Dentro il contenitore però non ci sarebbe stato il prodotto alimentare ma lo smartphone. A insospettirsi, scoprendo tutto, è stato l’agente che si stava occupando di accompagnare Speziale. L’apparecchio elettronico sarebbe stato perfettamente funzionante ed è stato sequestrato. Sul caso la procura di Trapani ha aperto un’inchiesta, con l’obiettivo di scoprire come i detenuti siano riusciti ad avere il telefono.

Quello dell’ingresso in carcere degli smartphone non è però una novità assoluta. «Capitano casi come questo», commenta a MeridioNews Calogero Navarra del Sappe. Il sindacalista, che per primo ha diffuso la notizia, non entra nel dettaglio della vicenda ma spiega come da tempo la polizia penitenziaria chieda una soluzione al problema. «Il modo c’è ma dipende dal dipartimento dell’amministrazione giudiziaria – spiega -. Esistono delle apparecchiatura che consentono di intercettare le frequenze dei dispositivi di telefonia, così da poterli individuare e sequestrare».

Dopo la condanna definitiva non è la prima volta che Speziale diventa protagonista in carcere. Nel 2014, mentre si trovava recluso nel penitenziario di Petrusa, in provincia di Agrigento, è stato denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale. Il motivo del contendere sarebbe stata la mancata autorizzazione a una doccia dopo una giornata trascorsa in tribunale per un’udienza. Nel novembre 2016 l’avvocato del giovane, il legale etneo Giuseppe Lipera, aveva chiesto la grazia per il suo assistito al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Speziale nel 2010 ha subito la prima condanna a 14 anni per omicidio preterintenzionale. In secondo grado la pena scende a otto anni, poi confermata dalla corte di Cassazione. La difesa ha sempre sempre considerato il condannato non colpevole chiedendo, senza successo, anche la revisione del processo alla corte d’appello di Messina.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]