Un corposo campionario di scene memorabili. È il regalo degli attori che gravitano tra i palazzi palermitani del potere, nonostante il poco tempo trascorso dall’insediamento del parlamento siciliano e del nuovo governo della Regione. Ultima, in ordine di tempo, quella di Ismaele La Vardera, deputato di Sud chiama Nord, che dal pulpito di sala d’Ercole […]
Le costose esigenze del governo della Regione siciliana: oltre 15mila euro per tv, poltrone e piante
Un corposo campionario di scene memorabili. È il regalo degli attori che gravitano tra i palazzi palermitani del potere, nonostante il poco tempo trascorso dall’insediamento del parlamento siciliano e del nuovo governo della Regione. Ultima, in ordine di tempo, quella di Ismaele La Vardera, deputato di Sud chiama Nord, che dal pulpito di sala d’Ercole sventola sotto agli occhi di un infastidito Gaetano Galvagno, presidente dell’Assemblea, il volantino promozionale di un negozio di elettronica. Nelle dichiarate intenzioni di La Vardera c’è quella di fare arrivare il depliant al presidente della Regione, Renato Schifani, dopo la notizia che la presidenza avrebbe speso quasi settemila euro per un televisore da 48 pollici. «Il 55 pollici in offerta costa 479 euro», fa notare il deputato.
I costosi precedenti
Un rapporto che non conosce tempo e bandiera, quello tra i vertici della Regione e una scarsa capacità di economia domestica. Renato Schifani è solo l’ultimo ad avere esigenze costose: basti pensare che, poco più di nove mesi fa, la discussione sulla Finanziaria 2022 si era impantanata sui costi di manutenzione del giardino di palazzo d’Orleans, che rischiavano di lievitare da 24mila a 150 mila euro all’anno. Una scarsa praticità da cui nemmeno l’Ars è esente, almeno a giudicare dall’acquisto dei tre pregevoli divanetti Frau, corredati ognuno da due poltrone, comprati in piena pandemia per un costo complessivo che balla attorno ai 50 mila euro. Arredi piazzati nel corridoio parlamentare, che adesso sostengono le membra stanche dei deputati nelle pause dell’Aula. Ma solo le loro, sia chiaro. Durante i giorni in cui non ci sono lavori e la parte politica del palazzo è visitabile dai turisti, sulla pelle verde, finemente cucita, campeggia in bella mostra il cartello Vietato sedersi.
Gli addobbi floreali
E dire che l’amministrazione Schifani era sembrata piuttosto oculata nelle spese, mostrando una sensibilità insolita. Almeno prima degli acquisti di fine anno: dai quasi 50mila euro destinati al vestiario del personale, ai soldi impegnati per biglietti da visita, cancelleria e toner per stampanti, fino ai 5.490 euro spesi per gli auguri del presidente ai siciliani da una pagina del quotidiano La Sicilia. Per non parlare dei quasi cinquemila euro impiegati «per la fornitura di otto piante denominate stabilizzate, dimensioni cm. 160/180 con cachepot, di n. 2 fioriere in ferro e ceramica, diametro cm. 50 con piante artificiali, di n. 2 fioriere in vimini diametro cm. 30 con piante artificiali e di n. 2 fioriere in vimini diametro cm. 30, da allocare nella sale di rappresentanza di Palazzo d’Orleans».
Le sedie modello Oxford
Piccole spese per un grande ente, che comunque hanno la funzione di soddisfare necessità irrinunciabili. Basta leggere il decreto per l’acquisto di tre sedie per la presidenza: «Considerato che il Dirigente del Servizio 7 ha rappresentato la necessità di provvedere all’acquisto di n. 1 poltrona dirigenziale e n. 2 poltrone ospiti modello tipo Oxford, con struttura in legno stagionato, molleggio garantito da cinghie elastiche, imbottitura in poliuretano espanso, rotazione 360°, regolazione altezza seduta; movimento oscillazione e inclinazione dello schienale, rivestimento in pelle, basamento in legno». Quando si dice avere le idee incredibilmente chiare. Il tutto alla modica somma di 4.270 euro. Anche poco, se si pensa alla qualità del prodotto acquistato.
La tv della discordia
E poi c’è la tv, un Oled 48 pollici motorizzato, proveniente direttamente da Roma, da un’azienda che come codice Ateco riporta quello riservato a chi si occupa esclusivamente di «Magazzini di custodia e deposito per conto terzi». Stranezze della vita. Un apparecchio «da destinare all’appartamento Presidenziale sito al piano secondo, ala vecchia, di Palazzo d’Orleans», per cui all’inizio erano stati stanziati 5.600 euro, somma lievitata fino a 6.974 euro un mese dopo, quando però è stato destinato agli «uffici del piano secondo di Palazzo d’Orleans». Forse si saranno accorti che neanche un anno prima, a marzo del 2022, la Regione aveva già acquistato in un colpo solo: «Cinque stufe, due televisori da 55 pollici con supporti su ruote, un video proiettore per le video conferenze dell’On. Presidente e un televisore da destinare all’appartamento dell’On. Presidente». Il tutto per 4.402 euro, quasi 2.600 in meno rispetto a quelli spesi per un unico televisore, oltretutto più piccolo di quelli già in casa.