È andato a costituirsi dai carabinieri, raccontando che quel fucile non era suo. È questo il racconto fatto dal giovane biancavillese adesso in stato di fermo. La discussione alle case popolari sarebbe nata dallo scontro tra un'auto e una moto
Spari a Biancavilla, 23enne accusato di tentato omicidio Rissa in via dell’Uva scoppiata per un incidente stradale
L’ipotesi di reato è pesantissima: tentato omicidio. È con questa accusa che è stato fermato un giovane di 23 anni, di Biancavilla. Sarebbe stato lui a esplodere il colpo di fucile che, nella tarda serata di ieri, ha posto fine a una maxi rissa in via dell’Uva, nella zona delle case popolari biancavillesi. A rimanere ferito è stato un ragazzo di 21 anni di Adrano, incensurato: il proiettile lo ha raggiunto all’addome (sono presenti sia un foro di entrata sia uno di uscita) e gli ha causato una frattura al bacino e una lesione alla colonna vertebrale.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, tutto ha inizio nella tarda serata di ieri, ad Adrano, dove si verifica un lieve incidente stradale tra una moto con a bordo due giovani adraniti e un’automobile condotta da un biancavillese. Nasce una discussione e il giovane di Biancavilla scappa a casa, in via dell’Uva, ma viene seguito. A quel punto esplode una rissa: sarebbero rimaste coinvolte almeno una decina di persone, tra adraniti e biancavillesi.
La discussione termina solo con lo sparo. Che dà il via a una fuga generale. Il 21enne ferito viene portato con un mezzo autonomo all’ospedale di Biancavilla, da cui poi sarà trasferito al Cannizzaro di Catania, dove è tutt’ora ricoverato in prognosi riservata. Nel frattempo, il fucile sparisce. Poco dopo i fatti, alla caserma di Biancavilla va a costituirsi il 23enne, fratello del giovane che aveva avuto l’incidente stradale. Avrebbe dichiarato che l’arma era stata portata dai ragazzi di Adrano e di non sapere dove sia andata a finire. Indagano i carabinieri di Paternò assieme ai colleghi biancavillesi.