Le sue condizioni erano apparse gravi dall’inizio e questa mattina, intorno alle 10, è stato dichiarato il decesso di Kastriot Ismailaj. Si tratta dell’uomo, nato in Albania e irregolare sul territorio italiano, che venerdì è stato ferito con un colpo di pistola. Il proiettile aveva raggiunto Kastriot al volto ed era stato trasferito in codice […]
Foto di Dario De Luca
Sparatoria a Nesima, morto l’uomo albanese. Dietro i fatti forse la gestione dell’alloggio popolare
Le sue condizioni erano apparse gravi dall’inizio e questa mattina, intorno alle 10, è stato dichiarato il decesso di Kastriot Ismailaj. Si tratta dell’uomo, nato in Albania e irregolare sul territorio italiano, che venerdì è stato ferito con un colpo di pistola. Il proiettile aveva raggiunto Kastriot al volto ed era stato trasferito in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi. Dietro la sparatoria una lite avvenuta all’interno di un appartamento al civico 10 di via Santo Cantone, nel quartiere Nesima. Insieme alla vittima, classe 1996, è rimasto ferito, sempre con un colpo di pistola, un 43enne. Si tratterebbe, secondo quanto ricostruito da MeridioNews, di Carmelo Leonardi. Quest’ultimo è volato, a quanto pare lanciandosi, dal secondo piano dello stabile. Leonardi forse aveva cercato la fuga attraverso il balcone ma la ringhiera ha ceduto.
Questa mattina si è consegnato agli inquirenti, negli uffici della questura, un terzo uomo. Si tratta di Giovanni Pasqualino Di Benedetto. Quest’ultimo, che ha dei precedenti, è stato sottoposto a fermo con l’accusa di tentato omicidio. I contorni della vicenda non sono ancora del tutto chiari. Cosa ci faceva Di Benedetto dentro l’appartamento? Stando a quanto emerso Leonardi era in via Santo Cantone insieme al 27enne albanese. Poi sarebbe nata una discussione per motivi economici. A quanto pare legati all’alloggio popolare, ufficialmente disabitato da cinque anni e riconducibile a una donna ormai deceduta. Gli investigatori sulla scena del crimine hanno recuperato i bossoli e la pistola che è stata utilizzata. Il terzo uomo, invece, si era allontanato subito dopo la sparatoria a bordo di uno scooter indossando un casco argentato.