Da circa una settimana il solarium di piazza Europa è stato completato e aperto ai bagnanti. Come ogni anno però sembrano non mancare le criticità riguardo la balneabilità delle acque e l’accessibilità per le persone disabili. Nonostante la presenza di percorsi dedicati, la scaletta riservata all’ingresso in acqua sembrerebbe incompleta e attualmente non utilizzabile. Ma non solo. A mancare è anche un servizio specifico per l’assistenza – non previsto tra i compiti del personale di salvataggio dell’associazione Gruppo Nettuno Catania – e posti auto riservati in prossimità della struttura. «La scivola che conduce a mare – spiega a MeridioNews Salvo Mirabella, presidente dell’associazione Come ginestre – è troppo pendente per una persona in sedia a rotelle e l’ingresso in acqua è senza piazzola, come invece a San Giovanni Li Cuti».
Come spiega Mirabella, una persona disabile ha bisogno di scendere dalla carrozzina, «essere adagiata su una piattaforma e portata lentamente verso l’acqua», una possibilità che non è prevista nel contratto dei bagnini e che, senza un accompagnatore personale, è praticamente impossibile da svolgere in modo autonomo per chi ha problemi di deambulazione. «Non esiste alcun servizio ad hoc per noi disabili – continua Mirabella – tra l’altro in quel punto c’è il problema delle onde che si infrangono contro gli scogli, rendendo ancora più difficile sia la discesa che la risalita in superficie». «Io, per esempio – continua – sono molto autonomo, guido e mi sposto da solo, però lì non potrei andare senza un amico o una persona che mi aiuti». Versione confermata da alcuni bagnini che hanno dichiarato di non aver ricevuto istruzioni in merito. L’individuazione della scaletta e dei bagni, come di tutti i servizi per disabili, è resa difficile per chi non conosce bene il posto, non essendo adeguatamente segnalata. «Non c’è segnaletica verticale né orizzontale – spiega ancora – Noi sappiamo dove andare ma un turista da fuori che vuole fare il bagno non capisce cosa fare, questo non solo lì ma in tutte le strutture pubbliche».
Ma non solo. A creare ulteriori difficoltà è l‘assenza di spazi per il parcheggio riservati alle persone diversamente abili in tutta l’area circostante. «Una criticità che si poteva facilmente evitare perché gli spazi ci sono – chiarisce il presidente – Nella stradina del porto Rossi, per esempio, c’è una piazzola e lì si potrebbero potuti creare almeno due posti». «C’è il parcheggio del borghetto Europa, ma è pagamento e bisogna sempre attraversare la strada», conclude. Alcuni cittadini inoltre lamentano il mancato completamento delle scalette ordinarie, attualmente prive del tappetino verde pensato per evitare la scivolosità degli scalini, e l’inadeguatezza dei servizi igienici amovibili. «Sono pochi e sempre sporchi – commenta una ragazza – Noi veniamo quasi ogni giorno e basta passarci accanto per sentire una puzza incredibile».
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