Sistema fognario Cala, riapre parte di via Roma Il punto sui progressi nella posa della conduttura

È stato riaperto parzialmente il tratto di via Roma tra via Cavour e via Bentivegna, con la semicarreggiata sinistra (guardando il senso di marcia) nuovamente percorribile dai veicoli privati, mentre continuerà a restare chiusa fino a fine agosto la semicarreggiata destra, come recita una ordinanza del servizio Trasporto pubblico di massa del Comune del 7 marzo. Questo a causa del perdurare del cantiere per il potenziamento del Sistema fognario Cala, che all’incrocio tra le vie Roma e Guardione prevede uno dei pozzi di ingresso/uscita della mini-Tbm, macchinario utilizzato per posare la conduttura sotterranea nei punti d’interferenza più critici per la viabilità cittadina.

Ma a che punto è l’opera (forse) più diffusa in città per numero di cantieri aperti? I lavori del valore di quasi 19 milioni di euro, affidati alla Ati Tecnis-Sikelia – che ha costituito la società consortile ad hoc “La Cala srl” – sono partiti a gennaio 2015 e consistono nel posare più di 6 chilometri di condutture per i reflui (circa 3 nella sezione occidentale del progetto, altrettanti nella parte orientale) al fine di disinquinare la fascia costiera dall’Acquasanta al fiume Oreto, attraverso l’eliminazione degli attuali sversamenti di acque nere all’altezza del porto industriale, convogliando queste ultime verso il collettore sud-orientale e quindi fino al depuratore di Acqua dei Corsari per il trattamento.

Premettendo che l’opera al momento non risente di particolari problemi legati alle vicissitudini di uno dei due soci, la Tecnis, possiamo analizzare l’infrastruttura dividendola in due tronconi: uno, quello orientale, da corso dei Mille fino al Foro Italico; l’altro, quello occidentale, dalla Cala ai Cantieri navali. Il primo è quello quasi ultimato, tant’è che il grosso tubo di 1600/1800 mm di diametro è già stato posato a partire da via Giuseppe Pianell (dove si congiunge col tratto funzionante del collettore sud-orientale), passando per corso dei Mille, via Amedeo d’Aosta, via del Picciotti, via Macello, via Bennici, via Messina Marine e Foro Umberto I, fino ad arrivare ai costruendi vasca di pioggia e impianto di sollevamento, che si trovano nel tratto di giardino del Foro Italico compreso tra il Parco della salute e il prato.

Come spiega l’ingegnere Giuseppe Vicari, rup dell’opera, «rimangono solo dei piccoli tratti da posare all’incrocio via Lincoln/Foro Italico e all’attraversamento di via Amedeo d’Aosta che saranno ultimati entro fine anno. E ancora un intervento puntuale all’ingresso della vasca, dove entro fine giugno o subito dopo il Festino saranno risolte alcune interferenze coi sottoservizi. Mentre entro fine 2019 dovrebbero essere completate le opere relative a vasca e impianto di sollevamento del Foro Italico. Finito lo scavo, si sta ultimando l’impermeabilizzazione del fondo. Poi si realizzerà la copertura, ripristinando quella porzione di prato».

FOTO DI: GIUSEPPE TUCCI

Il secondo troncone è quello più travagliato, anche per le vie che attraversa. Partendo dall’incrocio tra via Francesco Crispi e via Fratelli Cianciolo, arriva a piazza XIII Vittime, poi attraverso via Francesco Guardione arriva in via Roma, che viene sottopassata fino a piazza Don Luigi Sturzo. Da lì prende corso Domenico Scinà, arriva dentro l’area dell’autorità portuale che percorre fino a via dell’Arsenale, ed ancora attraversa via dei Cantieri, prosegue in via Francesco Pasqualino, in via Ai Fossi e quindi in largo Giovanni Orcel, dove sottopassa via Comandante Simone Gulì per terminare all’interno dei Cantieri navali.

La parte occidentale è quella dove insistono ben 6 cantieri. Procedendo da est verso ovest, il primo è quello di via Fratelli Cianciolo, dove da un paio di mesi è stato ultimato il pozzo di uscita della mini-Tbm proveniente da piazza XIII Vittime: qui si deve ancora fare lo scavo a cielo aperto per posare il tubo di collegamento con il collettore Cala già attivo. La congiunzione (ed il relativo pozzetto d’ispezione) verrà realizzata al centro della carreggiata direzione Foro Italico di via Crispi, con conseguente necessità di demolire lo spartitraffico e deviare temporaneamente la circolazione veicolare. Operazioni che verranno eseguite solo a scavo ultimato, quando si tratterà di mettere in funzione l’infrastruttura.

Il cantiere successivo è quello all’incrocio tra via Guardione e piazza XIII Vittime, ed è uno dei più attivi. Qui è presente un altro dei pozzi, e da fine dicembre 2018/primi di gennaio 2019 la mini-Tbm sta scavando in microtunnelling in direzione di via Fratelli Cianciolo. E’ già stato effettuato oltre metà percorso (e dovrebbe terminare verso metà aprile), e al termine si riporterà la Talpa in via Guardione, per procedere verso l’incrocio con via Roma.

C’è poi il tribolato pozzo di via Roma angolo via Guardione, che è stato sostanzialmente ultimato dopo mesi di stallo per rimpalli di responsabilità legati allo spostamento di alcuni sottoservizi (su tutti i cavi telefonici Telecom). Il completamento del manufatto ha permesso il ridimensionamento dello spazio necessario per il cantiere.

Capitolo a parte per un cantiere futuro, quello relativo al pozzo di via Roma all’altezza di via Emerico Amari (leggermente spostato in direzione piazza Sturzo), dal quale la mini-Tbm scaverà fino all’incrocio con via Guardione. Qui non è ancora stato possibile installare il cantiere per l’interferenza con i lavori in corso per l’anello ferroviario. La svolta si avrà appena la Tecnis libererà dello spazio per la circolazione alternativa dei mezzi pubblici, cioè l’incrocio Amari/Principe di Scordia o il tratto della stessa via Emerico Amari compresa tra via Michele Amari e via Roma. Da quando sarà possibile iniziare i lavori serviranno 7-8 mesi per realizzare pozzo e scavo.

Il consorzio “La Cala” è all’opera anche in corso Scinà, per collocare la conduttura con tecnica tradizionale (scavo, posa e ricopertura). Qui, in 4 step successivi, si poggerà sottoterra la tubazione nel tratto di corso Scinà tra largo Edoardo Alfano e piazza Sturzo, lungo il lato valle di quest’ultima, e nel tratto di via Roma compreso tra la piazza e via Amari. Da ordinanza comunale gli operai avranno tempo fino al 22 giugno per completare lo scavo.

Rimangono poi le due aree cantierizzate da più di due anni in via Pasqualino e largo Orcel. In entrambi i casi sono stati completati da tempo i pozzi per consentire alla Talpa di sottopassare via dei Cantieri-via Gulì, e sono stati realizzati i tunnel in cemento. «Si sta lavorando – sottolinea Vicari – alla posa della tubazione in acciaio da 1200mm (in questo tratto la condotta è a pressione) da collocare all’interno. Ci sono stati rallentamenti dovuti a problemi con la risalita di acqua di falda, ma adesso sono stati risolti e nel giro di un paio di mesi finalmente dovrebbero concludersi le operazioni». 


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