Siracusa, positivi medico e infermiere del Pronto soccorso Il Covid-team individua tre percorsi, Asp dispone tamponi

Un altro medico e un infermiere del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa sono positivi al nuovo coronavirus. Sale ancora il numero degli operatori sanitari aretusei contagiati dal Covid-19: dopo i primi casi che si erano registrati proprio al pronto soccorso, altri tamponi sono risultati positivi nei reparti di CardiologiaOncologia

Nella giornata di ieri, il sindaco Francesco Italia è andato a incontrare il Covid-team, il gruppo di esperti sanitari inviati dall’assessorato regionale alla Salute per gestire le criticità dell’Asp nella gestione dell’emergenza. «Ho verificato insieme a loro, al personale medico sanitario e ai tecnici dell’Asp – fa sapere il primo cittadino – le nuove disposizioni sul pronto soccorso e sugli altri reparti».

Nella struttura sanitaria sono stati individuati tre percorsi: l’area per i pazienti ordinari, l’area per i pazienti grigi (cioè quelli potenzialmente positivi al coronavirus ma in attesa di esito o di tampone) e l’area per i positivi al Covid-19. Questi tre percorsi non dovrebbero mai entrare in contatto e, se dovesse accadere, dovrebbe poi essere disposta la sanificazione dei locali. Al momento, l’Asp si sta adoperando per rendere definitivi questi percorsi. «Il mio compito è supportare in ogni modo possibile e vigilare che questo accada nel più breve tempo possibile a garanzia di tutti e per continuare a salvare vite», conclude il sindaco.

Intanto, l’azienda ha avviato l’esecuzione per tutto il personale sanitario dei tamponi che verranno processati dal laboratorio privato accreditato di Avola e dal laboratorio dell’ospedale di Siracusa «che partirà a breve», assicurano dall’Asp. In questo modo, i referti dei tamponi dovrebbero essere restituiti in poche ore. «Abbiamo la consapevolezza di vivere una quotidiana potenziale esposizione all’infezione», afferma Paolo Tralongo, il direttore del reparto di Oncologia dove, dopo la diagnosi di positività di una paziente ricoverata, sono stati contagiati un medico e una infermiera. Dai sindacati, più volte, era arrivata la richiesta di sottoporre a tampone tutto il personale sanitario, come peraltro prevede anche una delle ordinanze del presidente della Regione Nello Musumeci

È passata quasi una settimana dall’insediamento del Covid-team e per le organizzazioni sindacali, adesso, altre domande attendono risposta. «Non sappiamo se siano stati consegnati dispositivi di protezione individuale adeguati al personale sanitario – dicono il segretario generale della Ust Cisl Vera Carasi, il segretario generale della Fp Daniele Passanisi e il segretario generale della Cisl Medici Vincenzo Romano – Non sappiamo se si sia provveduto a disporre il ricovero isolato in ambiente non promiscuo dei sintomatici che attendono l’esito del tampone. Non sappiamo se il direttore sanitario abbia sollecitato il reperimento del personale necessario alla gestione dell’emergenza». 

Nelle scorse settimane, una denuncia era stata presentata dal deputato del Partito democratico Nello Dipasquale per i presunti ritardi nell’esito dei tamponi del presidente del parco archeologico di Siracusa Calogero Rizzuto, poi morto all’ospedale Umberto I di Siracusa dopo essere risultato positivo al Covid-19. Mentre su questa vicenda indaga la procura aretusea, a morire per il coronavirus è stata anche una collaboratrice dell’architetto Rizzuto: Silvana Ruggeri. Nel frattempo, sul tavolo del procuratore di Siracusa è finito anche il caso di un 36enne che, dopo avere fatto due tamponi e avere aspettato giorni per l’esito, non sa ancora se è positivo

Marta Silvestre

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