Tra due settimane il candidato del centrodestra dovrebbe confermare la sua coalizione senza ulteriori allargamenti. Mentre il centrosinistra, diviso ieri, mira a ricompattarsi. Italia: «Aperto ad accogliere». Moschella (Pd): «Mai la città a Reale»
Siracusa al ballottaggio, a sinistra prove di alleanze Con Moschella e Randazzo, Italia punta al ribaltone
Passata la nottata, a Siracusa prendono subito forma i contorni del ballottaggio. Che rischiano di essere molto diversi rispetto alla cornice del primo turno. Se infatti Ezechia Paolo Reale potrebbe confermare in blocco la sua coalizione senza ulteriori allargamenti, nel centrosinistra, presentatosi diviso ieri alle urne, le grandi manovre per ricomporre il fronte sotto la guida di Francesco Italia sono già largamente avviate
Quando mancano una ventina di sezioni da scrutinare, il quadro della situazione è chiaro: Reale si attesa al 37 per cento, Italia intorno al 19. Una situazione che è apparsa più o meno delineata sin dall’inizio dello spoglio. Adesso i giochi determinanti saranno quelli degli apparentamenti. Intanto, dati alla mano, salta subito agli occhi che se il centrosinistra fosse stato unito, almeno quanto lo è stata l’altra parte politica, oggi sarebbe largamente avanti, al punto da sfiorare la vittoria al primo turno. I tre candidati sindaco che fanno riferimento a quell’area, infatti (Italia, Moschella e Randazzo), insieme arrivano poco sotto il 40 per cento.
Dall’altra parte, invece, Reale ha ottenuto otto punti percentuali in meno rispetto alla sua coalizione. Dove sono andati questi voti? Difficile dirlo con esattezza, ma sono tre i candidati sindaco che hanno ottenuto più preferenze rispetto alle loro liste, a cominciare dallo stesso Italia che ha superato di tre punti percentuali le sue liste. La candidata del Movimento cinque stelle, Silvia Russioniello, ha preso il 16 per cento, con quattro punti in più rispetto alla lista del M5s. Meglio della sua lista, di circa un punto percentuale, anche Giovanni Randazzo, al momento vera e propria sorpresa di questa tornata elettorale, con poco meno del sette per cento.
Fabio Moschella, il candidato a cui è andato anche il simbolo del Partito democratico, si è attestato fin da subito nel gradino appena sotto il podio: adesso è a circa il 13. Male Fabio Granata che si è fermato sotto il sei, ma che allo stesso tempo è risultato determinante per impedire a Reale di essere eletto al primo turno. Esce invece totalmente di scena il candidato della Lega Ciccio Midolo che supera appena l’uno per cento.
In questo quadro che, a poco più di 12 ore dalla chiusura delle urne, si comincia già a pensare – e a parlare – di apparentamenti. La danza delle alleanze è meno interessante a destra, dove sia Fabio Granata che la Lega di Ciccio Midolo, rimasti con le loro liste fuori dal consiglio, hanno più volte preso le distanze da Reale. Resta però la possibilità che al ballottaggio Reale recuperi in parte quegli otto punti i differenza rispetto alle sue liste.
La partita è decisamente più aperta a sinistra, dove è molto concreta l’ipotesi di alleanze. Stamattina un soddisfatto Francesco Italia ha passeggiato in bici per la città, «respiro un bel clima fra la gente – dice a MeridioNews – Non voglio pensare subito alle alleanze, voglio rimanere innanzitutto fedele al progetto e a chi lo ha votato, anche se è chiaro che resto aperto alla possibilità di accogliere qualcuno». E questa apertura potrebbe presto essere colta da Moschella, insoddisfatto del risultato ottenuto. «È inutile nascondersi dietro un dito – dice – si compete per vincere».
Passata la notte, emerge comunque la «voglia di ricomporre le divisioni all’interno di quest’area politica, con il chiaro intento di non lasciare la città in mano a Reale». Porte spalancate dunque da parte di Moschella che si aspetta da Italia «qualche passo». «Ho scritto anche a Granata – aggiunge – che è stato determinante per arrivare al ballottaggio e ho mandato un messaggio pure a Randazzo. Tutte forze politiche con cui si era già dialogato».
Anche il candidato rivelazione sta pensando a un possibile apparentamento con Italia. «Fermo restando – precisa Randazzo – che è una questione di cui nei prossimi giorni discuteremo durante un’assemblea, perché la forza del nostro gruppo è sempre stata la condivisione. Del resto, quello che abbiamo ottenuto, è un risultato incredibile per una lista che si è formata dal basso solo negli ultimi mesi».
Il ballottaggio deciderà anche la composizione del consiglio comunale: al candidato vincente toccheranno 19 seggi su 32, i restanti 13 andranno invece all’opposizione, da ripartire in maniera proporzionale. In caso di apparentamenti ufficiali, alla spartizione del premio di maggioranza potranno partecipare, comunque, solo le liste che avranno superato la soglia di sbarramento del cinque per cento.
Chi avrà senz’altro un ruolo di primo piano è il Movimento cinque stelle che, con il 13.03 per cento, è la lista più votata nel capoluogo aretuseo, seguita da Forza Italia, Progetto Siracusa e Cantiere Siracusa (tutte e tre a sostegno di Reale sindaco), rispettivamente al 10.06 per cento, all’8.57 per cento e all’8.13 per cento. Altre due liste della coalizione di centrodestra superano la soglia: sono Siracusa Protagonista con Vinciullo, col 6.97 per cento, e Amo Siracusa col 5,31.
Due sono le liste a sostegno di Francesco Italia, #fuori sistema per Siracusa e Siracusa 2023, che entra in consiglio. Una ciascuno per Moschella e Randazzo: si tratta di Siracusa Futura (la lista a sostegno di Moschella che contiene pure il simbolo del Pd) con il 5,43 per cento; e Lealtà e condivisione per Siracusa (5,82 per cento).