Le rassicurazioni della partecipata, in alcune parti di Catania, sarebbero cadute nel vuoto. I disservizi proseguono e forse c'è ancora da lavorare affinché le forniture tornino costanti. Al Fortino il racconto di un condominio che si ritrova con i serbatoi a secco
Sidra, la crisi idrica non è ancora capitolo chiuso «Da venti giorni ci mandano l’acqua solo di notte»
«Va avanti così da almeno venti giorni, le rassicurazioni di Sidra non sono mai state fondate». L’acqua a singhiozzo rimane una questione ancora aperta a Catania, tanto che ormai c’è chi parla aperta di crisi idrica nei pozzi che servono la città. Restano infatti costanti i disagi patiti dagli utenti serviti dalla Sidra, la partecipata dell’acqua alle prese da settimane con le proteste per le forniture discontinue quando ridotte a zero.
Antonio Castelli abita in un condominio di via Fortino Vecchio. L’acqua arriva al serbatoio del palazzo e poi, grazie a delle elettropompe, viene rilanciata ai vari piani dove si trovano i serbatoi di ciascuna famiglia. «A un certo punto – racconta a MeridioNews – ci siamo accorti che si svuotavano troppo in fretta, capendo che il problema era della fornitura della Sidra». I condomini hanno così scoperto che dall’azienda veniva erogata acqua soltanto per qualche ora a notte o a inizio giornata. «Ultimamente solo per quattro ore, dalle 5 alle nove del mattino», annota il cittadino. In effetti, il quartiere Fortino rientra tra le zone della città citate negli scarni comunicati della Sidra dedicati alla penuria idrica. Le altre parti di Catania interessate dal disservizio sono Cibali, l’area del viale Rapisardi, Gioeni, Vulcania e la parte alta di via Etnea. Da ultimo i disagi si sono estesi ancor più nel centro storico, toccando le vie Plebiscito, Garibaldi, Vittorio Emanuele, Acquedotto Greco, e Medaglie d’oro.
«Abbiamo cercato notizie chiamando il numero verde Sidra, ma gli operatori ci rispondevano con le solite frasi di circostanza, senza darci dettagli, chiedendoci di pazientare perché i tecnici erano al lavoro e stavano risolvendo il problema». Insoddisfatto, Castelli racconta di aver provato a contattare direttamente gli uffici della partecipata: «Sono rimasto per mezz’ora in attesa, ascoltando la musichetta. Nessuno ha mai alzato il telefono». Le informazioni più rilevanti, oltre alle note sul sito web della Sidra, i catanesi le hanno apprese dalle ricostruzioni sui giornali. Il problema sarebbe concentrato nei pozzi fra Valverde ed Aci Sant’Antonio. I vertici dell’azienda hanno parlato di elettropompe sommerse da sostituire e manutenzione varia che avrebbe reso necessario ricorrere a turnazioni e razionamenti.
«Ci avevano detto che entro domenica scorsa tutto si sarebbe risolto, ma così non è stato», dice ancora il residente di via Fortino Vecchio. Proprio lo scorso 16 giugno si era appreso che almeno l’85 per cento delle utenze rimaste a secco o quasi era tornato ad avere l’acqua con regolarità. In realtà la fine dei disagi sembra ancora lontana. Dalla Sidra, contattata da MeridioNews, non sono pervenuti ulteriori chiarimenti o dettagli. «Noi vorremmo solo che i servizi che paghiamo con le bollette ci venissero resi in maniera dignitosa», conclude Castelli.