Sicilia, arriva ‘Caligola’ ed è allarme incendi

Nella morsa del caldo e del governo regionale inadempiente, ecco come si sentono i lavoratori forestali in Sicilia. Il governo regionale non rispetta gli impegni e non eroga le spettanze, ma i forestali rischiano la vita appresso agli ingendi ed ai roghi che stanno distruggendo spazi di verde che il mondo ci invidiava . Una situazione paradossale ed inaccettabile.

Ci chiediamo, ma che fanno gli assessori Alessandro Aricò al Territorio ed ambiente e Gaetano Armao all’Economia? E’ possibile che non riescano a “cavare un ragno dal buco”? Oppure è una scelta elettorale, quella di rinviare le soluzioni al momento del voto? Noi riteniamo che ci siano reali problemi di bilancio, ma in tanti sostengono a voce alta che sia tutta una manovra elettorale. Una regia condotta da Mpa, Pd, Fli e Api per recuperare consenso elettorale.

Certo, se così fosse, sarebbe veramente uno squallore senza precedenti. Vediamo di capire perché si sentono stritolati i lavoratori forestali. Sotto torchio sopratutto coloro che hanno la responsabilità dello spegnimento incendi. Con i  prossimi giorni non lasciano speranze di tregua. Il rischio incendi, insomma, complici le alte temperature, è altissimo. (a sinistra, foto tratta dafanpage.it)

A confermarcelo è il sito specializzato www.ilmeteo.it. Dal questo sito è possibile apprendere che ”dall’entroterra marocchino e tunisino, proprio in queste ore, si stanno mettendo in marcia verso il Mediterraneo masse d’aria molto calda che stanno per puntare verso la Sardegna e la Sicilia: è in arrivo infatti ‘Caligola’ il sesto, potente, vastissimo, anticiclone subtropicale di questa estate infinita”.

Antonio Sanò, direttore del portale www.ilmeteo.it avverte che ”’Caligola’, a differenza dei suoi predecessori, sarà più forte, più vasto, fino a 2 milioni di km² di estensione, e si spingerà anche nel Nord Italia, finora sempre sfiorato o risparmiato. “Caligola” infiammerà l’Italia per almeno 7 giorni consecutivi da Nord a Sud e i giorni più caldi saranno a ridosso di Domenica 19 agosto, quando pomperà con forza aria calda dall’entroterra sahariano e sarà dunque alle massima potenza”. Il caldo intenso ”perdurerà anche la settimana successiva sin verso il fine del mese al Centro-Sud dove si toccheranno punte di 40/ 42 gradi. Caldo e siccità continueranno quando venti dal mar del Nord raggiungeranno tutto il Mediterraneo”.

Rispetto a questo bollettino meteo per niente rassicurante, i lavoratori forestali sono costretti a convivere anche con l’incapacità del governo regionale e del dipartimento regionale del Corpo forestale di riconoscere le spettanza ai forestali. Lavoratori che hanno prestato il proprio lavoro in condizioni spesso precarie. Eppure non hanno potuto festeggiare al meglio il Ferragosto. In compenso gli assessori regionali ‘tecnici’ – che non hanno alle spalle alcun mandato elettorale – sono stati pagati addirittura prima dei parlamentari regionali…

Riportiamo la denuncia del dirigente regionale della Federazione Agroalimentare di Ugl, nonche’ segretario nella provincia di Enna, una delle più’ esposte in tema di incendi, per quanto accaduto in provincia di Enna.

(a destra foto tratta da trapanioggi.it)

Infatti, nell’articolo pubblicato da La Sicilia, proprio il 15 agosto scorso, si fa riferimento al Ferragosto amaro trascorso dai 680 lavoratori forestali della provincia di Enna. Si tratta di lavoratori appartenenti al comparto antincendio che, dal mese di giugno, non percepiscono lo stipendio da parte del dipartimento Foreste. A denunciare il fatto, il segretario provinciale dell’Ugl Agroforestali, Franco Arena, che ha indirizzato una nota di protesta al Prefetto di Enna e all’ispettore dipartimentale delle Foreste, Antonino Manuele.

Nella nota, Arena scrive: «L’Ugl è fortemente preoccupata per le condizioni di disagio in cui versano i lavoratori forestali in riferimento ai gravi ritardi nei pagamenti delle mensilità dei mesi di giugno e luglio. Con la presente nota sollecitiamo a superare in tempi rapidi i motivi ostativi che non permettono alla data odierna la corresponsione delle paghe ai lavoratori».

Il segretario preannuncia battaglia e afferma: «In mancanza di celeri riscontri, saremo costretti, nostro malgrado, ad attivare tutte le azioni di lotta necessarie alla legittima tutela degli interessi dei lavoratori. Per quanto sopra, riteniamo, opportuno e utile addivenire a un incontro congiunto al fine di fare il punto della situazione». E aggiunge: «Sono 680 i lavoratori che pur non percependo lo stipendio da 2 mesi, ogni giorno con grande responsabilità e anticipano anche le spese di trasporto per raggiungere i luoghi di lavoro».

Situazione che rispecchia gran parte delle altre province siciliane. Uno stato di cose inaccettabile, sul quale questa testata giornalistica più volte si è espressa. Basta con le critiche ai forestali, basta con le denunce di sprechi nel settore. Qualche esponente del governo Lombardo farebbe bene a contribuire al reperimento delle somme necessarie ad onorare i pagamenti in favore dei forestali. Oppure dichiari apertamente il fallimento totale di questo governo regionale e dei partiti che ne costituivano la maggioranza: Pd, Mpa, Fli, Api. Il futuro governo regionale non potrà prescindere dalla soluzione dei problemi legati al settore forestale.

 

 


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