Genitori, sindacati e un coordinamento spontaneo di insegnanti sfilano insieme contro la riforma Tremonti-Gelmini
Si protesta a Ragusa
Appuntamento alle 16 davanti allUfficio Scolastico Provinciale e si va… Il corteo, le prove generali dello sciopero e della conseguente manifestazione indetti dai sindacati per il 30 Ottobre (a Roma come a Ragusa) , si mette in movimento fra le strade del Marsala, poi Piazza Cappuccini, Piazza del Popolo ancora in cantiere e V.le Tenente Lena. Arrivati in Piazza Libertà, qualche minuto di sosta proprio al centro (giusto, commentano delle maestre, se non diamo disagio che protestiamo a fare?). La via Roma è lapoteosi (piccola, va bene, nostrana, sì, ma pur sempre apoteosi ) della manifestazione, mentre si moltiplicano gli sguardi della gente per strada, bonari, paternalistici (sono soprattutto di anziani signori a passeggio), ma un attimo, questa volta non dite Ah, i picciuotti , ni vuono menza scusa pi nnun gghiri a scola? No, non lo dite perché non è mica mattina e poi è vero, i giovani ci sono, e si fanno sentire più di tutti ( gli slogan più fantasiosi, oltre a quelli più beceri, li intonano prima loro e poi tutti gli altri ) ma il corteo sembra una manifestazione di famiglie: sindacalisti giovani e di mezza età, insegnanti, tra cui quelli del neonato Coordinamento per la difesa della Scuola Pubblica Statale, che si propone di difendere il diritto allo studio per tutti, alcuni bambini e i loro cartelli attaccati al giubbottino che rivendicano che le loro maestre sono già uniche, genitori e studenti, per lo più di scuole superiori, alcuni venuti anche da Modica. Loro hanno il megafono e alloccasione lo prestano alle altre parti coinvolte, e poi urlano : Giovedì 30 alle 9.30 in P.zza S.Giovanni!. Loro ci saranno. E luniversità? Dovremo segnarle un’altra assenza sul registro?