“Sì” dell’Ars alla pubblicazione della legge di assestamento di Bilancio senza le parti impugnate

VERRA’ PUBBLICATA ANCHE LA PARTE DELLA NORMATIVA CHE PREVEDE IL TAGLIO DELLE PENSIONI AI DIPENDENTI REGIONALI. SI PROFILA UNA SITUAZIONE PARADOSSALE, PERCHE’ QUESTI SOLDI NON POTRANNO ENTRARE NELLA DISPONIBILITA’ DELLA REGIONE SICILIANA. CHI LI INCASSERA’?

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato stamattina un ordine del giorno che consentirà alla presidenza della Regione di pubblicare la legge di assestamento di Bilancio 2014 senza le parti impugnate dall’Ufficio del Commissario dello Stato.

Verrà pubblicata – e quindi anche attuata – quella parte della legge che prevede il taglio delle pensioni ai dipendenti regionali.

Si profila un caso particolare che potrebbe riservare qualche sorpresa. L’Ufficio del Commissario dello Stato, com’è noto, non ha impugnato il taglio delle pensioni degli ex dipendenti della Regione: ha detto “no” al trasferimento dei soldi tagliati ai pensionati nelle ‘casse’ della Regione.

I soldi tolti dalle tasche dei pensionati – questo il ragionamento un po’ tortuoso dell’Ufficio del Commissario dello Stato – dovranno andare ad alimentare il Fondo pensioni della Regione, ricostituito nel 2009, ma ancora non operativo.

Insomma, il principio che le pensioni sono un diritto garantito dalla Costituzione è stato travolto. Lo spirito di ‘Bilderberg’ e dell’Unione europea delle banche e della speculazione finanziaria ha preso il sopravvento su alcuni princìpi della ‘Carta’ costituzionale del 1948. Prendiamone atto.

In questa storia c’è un punto che rimane poco chiaro. Di fatto, si sta pubblicando sulla Gazzetta Ufficiale della Regione una legge che ‘alleggerirà’ le tasche dei pensionati dell’Amministrazione regionale (‘alleggerimento’ pesante soprattutto per i “cosiddetti “pensionati d’oro”, che potrebbero perdere da 2 a 4 mila euro al mese).

Solo che nella legge manca l’indicazione del soggetto che dovrebbe incassare questi soldi tolti ai pensionati della Regione.

Il Commissario dello Stato – come già detto – dice che dovranno andare ad alimentare il Fondo pensioni della Regione. Ma nella legge questo non c’è scritto. Ci vorrà un’altra legge che dovrà stabilirlo.

Domanda da cento punti: in attesa che Sala d’Ercole approvi una nuova legge per trasferire sul Fondo pensioni i prelievi forzosi dalle pensioni, a chi andranno i soldi che, a partire da questo mese, verranno tolti ai pensionati dell’Amministrazione regionale?

Il tema non è secondario, perché la Regione non potrà disporre di queste somme. E allora? Finiranno in un fondo che verrà poi utilizzato per il Fondo pensioni della Regione quando una nuova legge che dovrà essere approvata da Sala d’Ercole lo stabilirà?

O finiranno nella disponibilità dello Stato?


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