La Commissione Bilancio e Finanze ha approvato stanotte il disegno di legge sull’esercizio provvisorio. Non conosciamo ancora il testo. Ma non è da escludere che si tratti del papocchio omnibus che circolava ieri. Ovvero un testo di oltre 13 articoli di legge. Fatto inusuale per un disegno di legge che, di solito, consta di appena due articoli.
Ribadiamo: non conosciamo il testo approvato. Ma se si dovesse trattare del testo di ieri – in pratica, una mezza legge finanziaria omnibus – il presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, si vedrebbe costretto, già oggi, a chiedere subito le relazioni tecniche, così come prevede il regolamento parlamentare che non può certo essere violato.
La situazione, come già accennato, rimane confusa. La seduta della Commissione Bilancio e Finanze è finita alle sette di stamattina. In questa fase non sappiamo nemmeno se le opposizioni, così come prevede il regolamento, chiederanno le 24 ore canoniche per la presentazione degli emendamenti.
Se le opposizioni di centrodestra non dovessero chiedere le 24 ore di tempo per la presentazione degli emendamenti, ciò significherebbe che all’Ars sono tutti d’accordo su questo esercizio provvisorio trasformato, per l’occasione, in una confusa legge finanziaria. Insomma, il solito accordo consociativo. Se dovessero essere tutti d’accordo, questo disegno di legge potrebbe essere approvato addirittura stasera, perché le opposizioni non chiederebbero nemmeno le 24 ore per la presentazione degli emendamenti. Ciò significherebbe, anche, che la conferenza stampa convocata ieri dalle opposizioni di centrodestra sarebbe stata una sceneggiata napoletana.
Sarà così? Nelle prossime ore avremo la risposta a questa domanda. Se le opposizioni chiederanno le canoniche 24 ore di tempo, beh, ciò significherà che non c’è accordo tra partiti che sostengono il Governo di Rosario Crocetta e le opposizioni di centrodestra.
In ogni caso, anche in presenza di un eventuale accordo consociativo tra partiti di governo e opposizioni, il voto per oggi o per domani a questo disegno di legge sembra impossibile. A meno che il presidente dell’Ars – cosa improbabile – non decida di violare il regolamento d’Aula. Come già accennato, mancano le relazioni tecniche, perché il Governo non ha ancora spiegato dove prenderà i soldi per le categorie economiche e sociali inserite in questa legge omnibus.
Tra qualche ora lo scenario parlamentare dovrebbe essere più chiaro. Di certo c’è che l’Aula è convocata per oggi pomeriggio alle 16,00. Prima dovrebbe andare in scena una conferenza dei capigruppo.
A norma di legge, tutto dovrebbe essere rinviato al 7 di gennaio in attesa che il Governo presenti le relazioni tecniche.
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