A scatenare le proteste dei liceali palermitani è il tirocinio gratuito legato all’evento, in favore del progetto dell’alternanza scuola-lavoro che rientra nella riforma della Buona scuola dell'attuale governo. Guarda le foto
Sherbeth, studenti contro tirocinio gratuito del festival Organizzatori: «Rientra nelle normali attività formative»
Da percorso del gusto a ideale palcoscenico di protesta: lo Sherbeth Village, allestito nel centro storico in occasione dell’VIII edizione del festival internazionale del gelato artigianale, ieri pomeriggio non è stato solo la passerella metaforica degli oltre quaranta gusti di gelato presenti negli stand, ma è divenuto un vero e proprio luogo di manifestazione. La mobilitazione ha visto sfilare circa una cinquantina di studenti che, armati di megafono e striscioni, hanno fatto incursione all’interno del festival del gusto. «Renzi a lavorare gratis vacci tu!», è una delle scritte che campeggia su un cartellone. A scatenare le proteste dei liceali palermitani, infatti, è il tirocinio gratuito legato all’evento, in favore del progetto dell’alternanza scuola-lavoro che rientra nella riforma della Buona scuola dell’attuale governo.
Dietro gli stand disposti lungo tutto il percorso dello Sherbeth Village, infatti, fanno spesso capolino i volti di giovani adolescenti. Sono gli studenti dell’Ipssar Francesco Paolo Cascino. «Il progetto di alternanza scuola-lavoro prevede 400 ore di stage e tirocini per gli istituti tecnici e professionali e 200 ore per i licei, a titolo gratuito ed extrascolastico», spiega Simona Pezzella, studentessa del liceo Regina Margherita, presente insieme ai compagni in via Maqueda.
«Tramite gli stage e i tirocini – aggiunge Marco Guerrieri, un altro studente – le aziende non sono più obbligate a investire sui corsi di formazione per i nuovi assunti, ma possono sfruttare la figura dello studente che sta ancora svolgendo il suo percorso di formazione. In questo modo, le imprese influiscono sul programma didattico in base alle proprie necessità, scaricano i costi della formazione degli impiegati sul sistema pubblico e ottengono manodopera giovanile gratuita».
«Tutto ciò inserito – torna a dire Pezzella – in un quadro più ampio di riforme e politiche di austerity che costringe studenti e lavoratori ad accettare salari sempre più bassi e uno sfruttamento sempre più pesante». La replica da parte degli organizzatori del festival, tuttavia, non si fa attendere. «La manifestazione non ha influito sul normale svolgimento dell’evento», dice a MeridioNews Davide Alamia, coordinatore del progetto Sherbeth Festival. «Il coinvolgimento degli studenti dell’Ipssar Cascino di Palermo rientra nel progetto di alternanza scuola-lavoro previsto dall’offerta formativa del piano nazionale scolastico», conclude il coordinatore.
«Non abbiamo tirocini gratuiti – dice ancora lo staff del festival – la presenza degli studenti negli stand rientra all’interno di una convenzione stabilita proprio con l’istituto, quindi nelle loro normali attività formative, non è un in più». Resta poco chiaro, tuttavia, se questo tipo di attività extrascolastica consenta ai ragazzi di acquisire dei crediti formativi utili ai fini del percorso di studi, in mancanza di un compenso economico. Intanto gli studenti annunciano che venerdì 7 ottobre faranno partire un corteo studentesco nazionale da piazza Verdi, l’appuntamento è per le ore 9.