Sgomberi hotspot, Viminale sull’ordinanza di Musumeci «La gestione dell’immigrazione è una materia statale»

«Non posso sopportare che il presidente della Regione Siciliana passi per un pessimo imitatore del sindaco De Luca». Le dichiarazioni e le prese di posizioni si accumulano ora dopo ora, ma non è da escludere che a sintetizzare il destino dell’ultima ordinanza firmata da Nello Musumeci sia proprio lo stesso Cateno De Luca. Il primo cittadino di Messina, nei mesi scorsi, su Covid e migranti ha già assistito a più di un annullamento dei propri provvedimenti. Certo, si potrebbe obiettare che i ruoli di Musumeci e De Luca siano diversi – il primo governatore della Sicilia, il secondo sindaco – ma dal Viminale già questa mattina è stato sottolineato che «l’immigrazione è materia di competenza statale». Più che un’indiscrezione, un promemoria. 

L’ordinanza firmata in nottata da Musumeci prevede lo sgombero entro 24 ore di tutti i migranti ospitati negli hotspot siciliani. Una misura che per il presidente della Regione è necessaria a fronte delle condizioni delle strutture d’accoglienza e del fatto che gli sbarchi, quest’estate, sono ripresi. Anche senza le navi delle ong in mare. Dove i migranti dovrebbero andare non è chiaro, quello che è certo è che dovrebbero lasciare in massa la Sicilia. Il provvedimento è stato attaccato da più parti, non solo da un punto di vista del merito ma anche della legittimità. Chi invece non ha limitato gli applausi è stato Matteo Salvini, il leader nazionale a cui Musumeci – per quanto si sia detto interessato a interloquire con qualsiasi partito di centrodestra per le future elezioni politiche – sembra più vicino. 

«Massima solidarietà al governatore siciliano che ora chiede il trasferimento degli immigrati dalla Sicilia, dopo che perfino i sindaci di Pd e cinquestelle si sono opposti allo sbarco dei finti profughi», ha scritto Salvini, che a ottobre sarà processato per il sequestro dei migranti della Gregoretti costretta due settimane in mare. Dopo i lanci di agenzia sulle valutazioni del Viminale, Musumeci è intervenuto con un post su Facebook. «L’hotspot competenza dello Stato? Quindi anche responsabilità. Piuttosto che prendersela con le ordinanze facciano sentire la loro voce in Europa – ha scritto il governatore -. Il governo centrale è arrivato impreparato e non si è posto alcun problema sulla gestione di un numero enorme di sbarchi durante la pandemia. Io, a differenza di quelli che parlano e straparlano da casa, sono entrato nell’hotspot di Lampedusa. E so bene che quelle strutture non sono adeguate sotto il profilo sanitario. Sono un rischio costante per i migranti e per chi ci lavora». 

Da Messina arriva l’appello di De Luca che invita Musumeci a «guidare il popolo siciliano alla sommossa». Il primo cittadino, che non ha mai nascosto di ambire a diventare il futuro presidente della Regione, dall’inizio dell’epidemia è entrato in contrasto con il governatore. «Facci sapere quali sono le contromosse a fronte di un annullamento da parte della mia amica Luciana Lamorgese, che da ministra dell’Interno ti tratterà come ha finora trattato me, con le mie ordinanze – ha aggiunto De Luca -. Uniti, tutti insieme, aspettiamo da te quali saranno le proteste eclatanti che metterai in campo contro il governo centrale, che con scellerata indifferenza nei confronti dei siciliani, mette a repentaglio la pubblica e privata incolumità».

Le critiche all’ordinanza, intanto, non arrivano soltanto dalle opposizioni – «Musumeci si affaccerà dal balcone di palazzo d’Orleans per proclamare l’indipendenza della Sicilia, dichiarare guerra a Roma e consegnare le chiavi dell’Isola alla Lega Nord di Salvini?», chiede il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo – ma anche dai sindaci. Quello di Pozzallo, centro dove si trova uno degli hotspot siciliani, ha detto che il provvedimento di Musumeci «odora di populismo». «Si può ritenere attuabile una ordinanza che in sole 24 ore prevede lo spostamento di tutti i migranti presenti nel territorio e impone il divieto – con quali modalità non si capisce – di ingresso nell’isola agli stessi?», dice Roberto Ammatuna. Per il sindaco il problema della gestione dei migranti «va affrontato con i modi e gli interlocutori giusti: il presidente del Consiglio deve mettere al primo punto dell’agenda politica del governo il tema dell’immigrazione, magari recandosi direttamente nei luoghi coinvolti e interloquire con i sindaci che stanno in prima linea per trovare – conclude – soluzioni che tengano conto in contemporanea dell’accoglienza e della sicurezza dei territori».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]