L'opera dello street artist Tvboy comparsa a Taormina è stata oscurata dall'avvocato Giuseppe Perdichizzi. «Non sono pentito di quello che ho fatto - spiega a MeridioNews - Non si può permettere che si santifichi chi ha commesso reati»
Sfregia il murales di Santa Carola, ma la Lega lo scarica Lui: «Io solo simpatizzante? È stato un lapsus emotivo»
«Non esiste un unico punto di vista e la street art serve proprio a porre delle domande e a
generare dibattito pubblico. L’opera di Santa Carola ha raggiunto il suo obiettivo, al di là di ogni censura, minaccia o forma di repressione». Tvboy – l’artista siciliano che ha realizzato il murales sulla capitana della Sea Watch Carola Rackete a Taormina – non aggiunge altro. Ma il suo intento è raggiunto: il dibattito c’è stato eccome.
Specie dopo che l’opera, intitolata Santa Carola protettrice dei rifugiati, è stata deturpata da un esponente locale della Lega, l’avvocato Giuseppe Perdichizzi, che ha oscurato il volto della capitana della Sea Watch 3 e del bambino che tiene in braccio e ha appeso un volantino con scritto: «Noi stiamo con lo Stato italiano e la guardia di finanza, gli assassini in galera. Prima gli italiani e chi li difende. Grazie Matteo».
Il commissario provinciale della Lega a Messina
Matteo Francilia ha commentato l’azione definendo Perdichizzi «un simpatizzante della Lega che non è legittimato ad agire in questo modo a nome del partito». Il murales ha generato non sono dibattito pubblico, dunque, ma anche politico. «Sono un militante della Lega dal 2008 – dichiara a MeridioNews l’avvocato Perdichizzi – ma ho compiuto questa azione da cittadino italiano non di sinistra, insieme ad altri due militanti sovranisti. Il fatto che l’amico stimato Francilia mi abbia definito “simpatizzante” lo abbiamo già chiarito: è stato un lapsus emotivo. Non c’è nessuna frattura con il partito e non sono stato scaricato».
La capitana tedesca che lo scorso giugno, dopo 14 giorni in mare con 42 persone a bordo,
è entrata nel porto di Lampedusa ed è stata poi indagata per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e disobbedienza a nave da guerra, è stata raffigurata da Tvboy con l’aureola in testa. Tiene in braccio un bambino di colore che indossa un giubbotto di salvataggio e a tracolla ha appesa una cassetta di primo soccorso.
Perdichizzi, utilizzando una bomboletta spray di colore nero, ha annerito i due volti. «Non sono pentito di quello che ho fatto. Il delitto e l’apologia di reato non possono diventare arte, non possiamo permettere che si santifichi chi ha commesso reati che offendono l’Italia e ha cercato di ammazzare cinque uomini della guardia di finanza». Il riferimento dell’esponente leghista è all’episodio in cui, durante la manovra per entrare nel porto e accostarsi alla banchina, una motovedetta della guardia di finanza è rimasta stretta tra l’imbarcazione della ong e il molo, rischiando di rimanere schiacciata. Una manovra per cui Rackete si è scusata, sottolineando che non aveva intenzione di fare del male ai finanzieri.
Non è la prima volta che i murales di
Tvboy – autore pure del celebre disegno che rappresenta i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio che si baciano – vengono vandalizzati o rimossi. In passato, però, si è trattato di ragazzate o azioni legate a linguaggi in codice tra street artist dei quali non c’è mai stata rivendicazione, oppure di interventi programmati da parte delle forze dell’ordine. Come nel caso dell’opera La dittatura del selfie – che ritraeva Matteo Salvini con il cellulare in mano intento a farsi un autoscatto, realizzato nella zona di piazza Venezia a Roma e rimosso dalle forze dell’ordine.