Dopo le proteste dei giorni scorsi, l'amministrazione aumenta il fondo destinato ai 15 istituti socio-assistenziali. Per i prossimi due anni 560 bambini potranno usufrure dei servizi di queste strutture. «Di più non potevamo fare, la passata amministrazione aveva lasciato una copertura finanziaria insufficiente», spiega l'assessore ai Servizi sociali, Trojano. «Una soluzione apprezzabile ma non sufficiente», secondo la Cisl che teme la perdita dei posti di lavoro. Rischiano infatti di chiudere quasi la metà degli istituti
Servizi sociali, i minori assistiti saranno 560 Mezzo milione di euro in più per le scuole
Da 380 a 560. Grazie a mezzo milione di euro in più. L’amministrazione Bianco trova i fondi per aumentare il fondo destinato agli istituti socio-assistenziali e garantire il sostengo per quest’anno a 560 minori, dopo le proteste delle famiglie nelle scorse settimane. «L’assessore al Bilancio ha fatto un miracolo», spiega Fiorentino Trojano, assessore ai Servizi Sociali che ieri ha incontrato le categorie sindacali per spiegare il nuovo piano. Che, tuttavia, non convince la Cisl: «La decisione del Comune è apprezzabile ma insufficiente, siamo convinti che si possa fare molto di più», sottolinea Ferdinando Pagliarisi, segretario territoriale della Cisl Scuola Catania. A preoccupare sono anche i posti di lavoro che verrebbero a mancare.
Nei giorni scorsi i dirigenti del Comune avevano incontrato un gruppo di genitori e docenti e avevano ascoltato le proposte per trovare una soluzione al problema. Fino a ieri l’amministrazione aveva assicurato l’assistenza solo a 380 bambini, a fronte dei 760 seguiti l’anno scorso. Per l’anno accademico già iniziato e per il successivo saranno, invece, 560 a poter usufruire dei servizi – eccellenti secondo i genitori – degli istituti. «Di più non potevamo fare – spiega Trojano – abbiamo dovuto far fronte ad una situazione difficile e imprevista: la passata amministrazione ha lasciato un buco, mettendo in elenco più di 700 minori, ma assicurando una copertura finanziaria assolutamente non sufficiente».
Ma le richieste totali sono molte di più: 1300, secondo i calcoli della Cisl che lancia un nuovo appello: «Siamo fortemente preoccupati per la perdita di posti di lavoro, perché cè il rischio reale che chiudano almeno la metà dei 14 istituti interessati. Siamo convinti che ci siano le risorse per poter fare di più e soddisfare il fabbisogno della popolazione salvaguardando lo stato sociale, tenuto conto che si tratta di minori che sarebbero esposti a rischio di devianza».