Protestano da questa mattina davanti a Palazzo Comitini, sede della Città Metropolitana, gli assistenti degli alunni disabili del capoluogo della provincia che aderiscono ai Cobas. Sono quelli che si occupano dell’assistenza igienico sanitaria ai ragazzi con disabilità degli istituti superiori del Palermitano, contrari al bando allo studio della commissione che sta valutando le offerte delle cooperative. Troppo poche le unità previste, secondo il sindacato, contrario anche all’ingresso nel bacino dei collaboratori scolastici.
Ieri i lavoratori si erano resi protagonisti di una protesta nei locali in cui si era riunita la commissione, che in seguito all’ingresso negli uffici dei manifestanti aveva interrotto i lavori. Il segretario generale della Città Metropolitana di Palermo Salvatore Currao aveva diramato un comunicato in cui parlava di «gravi disagi agli studenti e alle loro famiglie».
Oggi la replica dei Cobas, con una dura presa di posizione: «Rigettiamo con sdegno gli sporchi tentativi della Città Metropolitana di Palermo di criminalizzare i precari Assistenti ai disabili e i genitori che stanno lottando più che legittimamente contro l’attacco pesante ai diritti degli studenti disabili e dei lavoratori sferrato dal palazzo con la svendita del servizi di assistenza. Tutti I dirigenti della Città Metropolitana sono pienamente responsabili della gravissima interruzione di pubblico servizio da gennaio dell’anno scorso – dichiarano i lavoratori dei Cobas – e per questo genitori e lavoratori li hanno già denunciati in Questura. Pertanto non hanno nessuna legittimità a lanciare accuse contro i precari che in una gara pubblica – proseguono – avevano ieri tutto il diritto di assistere e esprimere il loro dissenso, visto che la gara è assolutamente illegale con l’introduzione dei collaboratori scolastici, fregandosene delle indicazioni ufficiali dell’Ufficio scolastico regionale della Sicilia che ha dato parere favorevole sul reclutamento dell’intero bacino degli assistenti specializzati».
Poi gli strali diretti verso il segretario generale della Città Metropolitana: «Le accuse del dirigente Currao contro precari e lavoratori di questa organizzazione sindacale, lette sui giornali di oggi – dichiarano i lavoratori Cobas – sono solo vergognose e le rimandiamo al mittente. Che hanno invece da dire dai palazzi, artefici di licenziamenti illegali e di attacchi alle famiglie, in merito alle precarie assistenti spintonate malamente ieri e di cui una è svenuta a terra? – si chiedono sarcasticamente – Noi continuiamo a lottare e oggi saremo di nuovo in piazza perché la difesa del diritto allo studio e del diritto al lavoro è necessaria non rinviabile».
La protesta, dunque, continua. Intanto una delegazione degli assistenti ai disabili attende di essere ricevuta da Currao e dal segretario particolare del sindaco della Città Metropolitana Orlando, Diego Bellia.
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