Il tecnico rossoblu, Peppe Pagana, guida la squadra della sua città. Gli ennesi sono primi con sette punti di vantaggio sulla Nocerina: «Puntiamo sulla voglia di emergere dei nostri ragazzi che hanno importanti valori morali e tecnici». E sul futuro ammette: «Siamo vogliosi di scoprire quello che ci aspetta»
Serie D: Troina sogna in grande, primo al giro di boa «Vogliamo la serie C e confermare questo gruppo»
«Abbiamo molto entusiasmo e molta tranquillità: sappiamo qual è la nostra forza, ma per raggiungere determinati risultati si deve lavorare tanto». Un raggiante Giuseppe Pagana commenta così a MeridioNews il primato in classifica del suo Troina, squadra della sua città che guida già da qualche anno. L’ex Maradona dell’Etna (così era soprannominato quando giocava al Paternò, ndr) siede sulla panchina del club del suo paese già da qualche anno e potrebbe sfiorare l’ennesima impresa: il raggiungimento dei professionisti. A metà stagione, infatti, i rossoblu guardano tutti dall’alto: «La Nocerina – che in classifica dista sette punti – è l’avversario più temibile perché è quella che ci sta più vicina». Proprio contro i campani, domenica scorsa è arrivata una sconfitta interna, il secondo ko finora in tutta la stagione: «Ci sono stati tanti episodi che hanno condizionato la gara, abbiamo fatto un errore prendendo gol da calcio d’angolo. Anche l’arbitro però ci ha messo del suo, ci ha annullato un gol regolare e poi ci ha dato una punizione al posto di un rigore. La squadra ha comunque dimostrato che posso contare su tutto il gruppo».
Adesso la squadra può stare tranquilla e godersi la pausa del campionato che durerà fino al 7 gennaio, quando si giocherà la prima giornata del girone di ritorno: «Noi non dobbiamo guardare alla classifica – dice orgoglioso Pagana – perché siamo nelle condizioni di non fare calcoli. Ogni tanto ci può stare una sconfitta, ma se poi vinci due o tre gare consecutive allunghi sempre di più. Saranno importanti le prime sei o sette partite, dovremo cercare di vincere più gare possibili e a quel punto le possibilità di vincere il campionato saranno tante». L’attuale andamento della formazione ennese è ancora più sorprendente se si pensa che il Troina mai prima d’ora aveva disputato la serie D: «Non siamo solo una neopromossa, ma una squadra che non ha mai militato in questa categoria, siamo vogliosi di scoprire quello che ci aspetta». E continuando così il verdetto non potrà che essere promozione diretta in serie C: «La nostra speranza è quella di andare in una categoria superiore e poter riconfermare tutti questi ragazzi. Noi siamo convinti che questo è un gruppo forte che può fare anche in un’altra categoria».
In paese intanto è inevitabile che si inizi anche a discutere della possibilità di approdare tra i professionisti, ma per Pagana l’andamento della squadra non è una sorpresa: «Si inizia a parlare perché tutti sognano ad occhi aperti. Per quanto mi riguarda non è una sorpresa, perché credo nel mio lavoro e mi sento privilegiato ad allenare questi ragazzi, un gruppo così sano con valori importantissimi. Probabilmente in tanti sono degli sconosciuti al panorama italiano o comunque sottovalutati nell’ambiente». E proprio il gruppo è il punto di forza di questa squadra, una squadra composta da ragazzi di tante nazionalità diverse ma allo stesso tempo unita: «Il gruppo mi dà garanzie perché ha importanti valori non solo morali ma anche tecnici. Possiamo passare un sereno Natale e possono passarlo anche gli avversari che mantengono la speranza di poterci raggiungere». In società si lavora proprio su questo aspetto e si punta sui ragazzi per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi: «Puntiamo sulla voglia di emergere di questi ragazzi, perché crediamo tanto in loro che hanno sposato il nostro progetto. Alle nostre spalle c’è una proprietà seria e solida – conclude Pagana –, capitanata dal nostro patron Giovanni Alì che ci permette di lavorare con serenità».