Serie B, Corini fissa l’obiettivo: «Col Cosenza per rendere importante la classifica, serve il giusto atteggiamento»

Il Cosenza per scuotersi dopo cinque “schiaffi” consecutivi, il Palermo per proseguire un volo preparato con fatica e spiccato appena due giornate fa.

La vigilia del match del “San Vito – Marulla”, in programma domani pomeriggio alle 14:00, valido per il tredicesimo turno di Serie B, è caratterizzata dallo stato di necessità delle due formazioni. Più grave, certamente, quello dei calabresi, sprofondati in zona retrocessione diretta ed a caccia di una svolta cercata anche con l’avvicendamento in panchina tra Dionigi e Viali e la ricerca di concentrazione e carica che i “lupi della Sila” auspicano possano essere meglio canalizzate grazie al ritiro intrapreso da mercoledì.

I rosanero, dal canto loro, hanno necessità di conferme, restando consapevoli che la zona calda della classifica è ad appena tre punti di distanza. Tutte premesse che spingono Corini, in conferenza stampa, a porre l’accento sulla sfida: «Sicuramente affrontiamo una squadra che viene da un momento difficile con il conseguente cambio di guida tecnica. È una squadra che comunque gioca a calcio che attacca con tanti uomini. Ai ragazzi ho detto che è una squadra che sta vivendo un periodo difficile come lo abbiamo vissuto noi qualche settimana fa. È una gara importante dalla quale attendo delle risposte e guadagnare quel pezzetto di gloria che è giusto ci si attenda e dare continuità alla scia di risultati positivi».

Più che probabile la conferma del solito 4-3-3, con Brunori – Di Mariano e Valente in avanti e il dubbio Devetak / Sala sulla sinistra, con quest’ultimo che, quasi sicuramente, potrà ritagliarsi spazio a gara in corso, visto il recente rientro dopo un mese di stop. Per il resto scelte orientate anche da un’infermeria discretamente frequentata: «Stulac ha provato stamattina ma sentiva ancora male alla caviglia. Non lo possiamo portare con noi, come Buttaro che si aggregherà spero la prossima settimana così come anche Lancini che accusa ancora uno stato febbrile» .

Il rilancio della formazione siciliana è passato anche da un grande lavoro fatto su una fase difensiva prima carente e che ora ha garantito tre gare senza reti al passivo: «Abbiamo lavorato su aspetti individuali e collettivi, cercando di creare condizioni nelle quali la difesa potesse essere più solida, con meno spazi da coprire. Un percorso collettivo, che parte dagli attaccanti e dipende anche da come andiamo a pressare la palla e indirizziamo il lavoro offensivo avversario, magari in zone dove riteniamo di poter difendere meglio. Un lavoro svolto in profondità» .


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