Il tecnico di Ottaviano, sulla panchina del Palermo nel campionato di A 2012/13, si è pronunciato sulla gara in programma questa sera all'Arechi contro la Salernitana, squadra che ha allenato all'inizio della passata stagione. Molto positivo il giudizio sulla compagine guidata prima da Tedino e ora da Stellone
Serie A diretta? Rosanero appesi a un filo Sannino: «Prima la vittoria, poi si vedrà»
Scorrono i titoli di coda sulla stagione regolare del campionato di serie B e, a prescindere dai playoff in programma a cavallo tra maggio e giugno, ci sono comunque i presupposti per tracciare dei bilanci. Una valutazione sul Palermo? Pollice in su per i rosanero. La mano è quella di Giuseppe Sannino, tecnico che in A ha allenato nel capoluogo siciliano in due diversi intervalli temporali nel 2012/13. Stagione caratterizzata, a titolo personale, dall’esonero dopo appena tre giornate e da un ritorno in panchina (nell’ultima parte del campionato) che stava per essere impreziosito dalla conquista di una clamorosa salvezza. «Il Palermo ha disputato un campionato straordinario – ha dichiarato ai microfoni di MeridioNews – ad un certo punto ha avuto delle defaillance che hanno condizionato la squadra facendole perdere terreno ma, in generale, ritengo che i rosa abbiano fatto il campionato che dovevano fare». Campionato che, come regular season, terminerà questa sera con il match in trasferta contro la Salernitana: «È una partita che nasconde diverse insidie – ha spiegato il sessantunenne tecnico di Ottaviano che è un doppio ex avendo guidato anche la compagine campana, in serie B, dal luglio al novembre 2016 prima dell’esperienza di questa stagione a Trieste culminata lo scorso febbraio con le dimissioni -, giocare allo stadio Arechi non è mai semplice e poi i granata vorranno salutare il pubblico di casa con un bel risultato».
Pur consapevoli che i playoff sono una prospettiva molto concreta, i rosanero proveranno in ogni caso ad alimentare le residue speranze di promozione diretta: «Il Palermo ha ancora qualche chance ma per sfruttare i piccoli spiragli che ancora ci sono non deve fare altro che vincere. Mi aspetto una gara avvincente». Un match nel quale gli uomini di Stellone cercheranno di riprendersi i punti persi sabato scorso al Barbera in occasione del pari a reti bianche con il Cesena: «Ho visto la partita, condizionata dall’errore di Coronado dal dischetto. Stiamo parlando, comunque, di un giocatore che per lunghi tratti della stagione è stato il valore aggiunto. Nel calcio, si sa, gli episodi possono fare la differenza. La squadra non ha saputo reagire dopo il rigore fallito? Tanti lo fanno ma a me non va di fare lo psicologo. Non credo che un episodio negativo, in questo caso un rigore sbagliato, possa demotivare il gruppo. È vero che, a differenza del Palermo, il Frosinone ha fallito un penalty a Chiavari e poi si è ripreso subito ma quella dei ciociari era una situazione anomala nel contesto di una partita contro un avversario impaurito. Diverso il caso dei rosanero impegnati contro una squadra, il Cesena, in salute e protagonista di una bella cavalcata verso la salvezza».
Il Cesena, al di là di tutto, fa parte ormai del passato. Contano presente e immediato futuro. Che, nel vocabolario rosanero, corrispondono rispettivamente alle parole Salernitana e (salvo clamorosi sviluppi) playoff: «Li vinceranno i ragazzi che non faranno la partita prima della partita – ha spiegato il tecnico campano -, nel senso che formazioni come ad esempio il Cittadella possono essere avvantaggiate dal fatto di scendere in campo con la mente un po’ più libera di altre squadre, penso a Palermo, Bari e Parma, chiamate a gestire anche la pressione esercitata da tre grandi città. Per quanto concerne l’ultima giornata di campionato in programma questa sera, è il Frosinone la principale candidata a raggiungere l’Empoli in serie A. E in vista dei playoff voglio fare i complimenti al Cittadella e al ds Marchetti, grande scopritore di talenti, e anche al tecnico del Venezia, Pippo Inzaghi. Da valutare, inoltre, la situazione del Perugia reduce da uno strano cambio in panchina (Nesta al posto dell’esonerato Breda, ndr) effettuato nei giorni scorsi, ovvero nel finale del campionato. Un giudizio su Stellone? Non parlo mai dei miei colleghi – ha concluso Sannino -. Mi fa piacere, però, che possano allenare in grandi piazze. Faccio i complimenti ad Andreazzoli per la promozione alla guida dell’Empoli e un in bocca al lupo a tutti gli allenatori che dovranno affrontare i playoff».