Avrebbero svuotato completamente la società di partenza, per trasferire fondi e proprietà a un altro soggetto, spostando la sede fiscale fuori dai confini nazionali. La guardia di finanza di Catania, su ordine della procura di Roma, ha messo i sigilli a due strutture alberghiere, il Romano palace luxury hotel e l'hotel Romano house
Sequestrati due alberghi di lusso dal valore di 35 milioni I proprietari accusati di bancarotta fraudolenta
Un sequestro preventivo da oltre 35 milioni di euro. Nel mirino due alberghi di lusso catanesi: il Romano palace luxury hotel di viale Kennedy e l’hotel Romano house in via Di Prima, nel quartiere San Berillo. È quanto hanno eseguito gli uomini della guardia di finanza di Catania su ordine della procura di Roma. Secondo gli inquirenti, i proprietari avrebbero commesso il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale. Gli amministratori avrebbero costituito nuove società, conferendo loro rilevanti patrimoni immobiliari e aumentando il capitale sottoscritto da una società lussemburghese. Infine, avrebbero trasferito oltre i confini nazionali la proprietà delle due strutture. In questa maniera la società di partenza catanese – la Harmony srl di per sé indebitata – sarebbe stata svuotata completamente e spostata a Roma, dove è stato dichiarato il fallimento con un passivo di oltre 25 milioni di euro.
I proprietari avrebbero attuato la truffa mantenendo però la proprietà dei due alberghi di lusso. Alcune irregolarità erano già note alle fiamme gialle etnee, che avevano contestato agli amministratori un’evasione fiscale per oltre sei milioni di euro. Le due strutture, nonostante il sequestro, continueranno l’attività attraverso la gestione di un amministratore giudiziario nominato dal tribunale di Roma.
Assieme al blocco degli alberghi, le forze dell’ordine hanno sequestrato all’amministratore delegato della Romano palace srl un immobile dal valore di 200mila euro in viale Mario Rapisardi. La misura è stata presa nell’ambito di un altro procedimento, relativo al mancato versamento di ritenute fiscali dei dipendenti (circa 190mila euro l’ammontare) per il 2011.