Step1 intervista Step1. Il nostro Rocco Rossitto vi racconta la sua personale esperienza di insegnante di lingua italiana a Santo Domingo
Sentiamo l’esperienza di Rocco Rossitto
Cosa fai nella vita?
Collaboro con vari periodici nazionali e anche locali come free-lance.
Non insegno, al momento, italiano come L2 anche se ho dei contatti in
corso. Incrocio le dita dunque. A Gennaio e Febbraio coordino il
Laboratorio Scrivere di Musica presso la facoltà di Lingue e
letteratura di Catania.
Come sei venuto a conoscenza dell’opportunità di insegnare
italiano all’estero?
Ho semplicemente dato un occhiata in internet.
Che tipo di titolo di studio ti era richiesto? Richiedevano anche
particolari esperienze lavorative fatte in passato?
Devo specificare che ho insegnato in una scuola privata, la società
Dante Alighieri, comitato della Repubblica Domenicana, sede di
Santodomingo. Non c’erano particolari richieste, la laurea era
scontata, io ho poi presentato il certificato di partecipazione di un
corso di formazione per docenti di italiano come L2.
Sei stato selezionato mediante graduatoria o cosa? Cosa faceva
punteggio in questa graduatoria?
Ripeto era una scuola privata, nessuna graduatoria. Hanno valutato il
mio curriculum.
Per quanto tempo hai intenzione di proseguire con questo tipo di
occupazione? Hai un contratto a termine?
Ho avuto un contratto di 3 mesi e 15 giorni a Santo Domingo, poi mi è
stato chiesto se volevo rinnovarlo, ma ho rifiutato.
Cosa consigli a chi volesse insegnare italiano all’estero?
Se si vuole insegnare italiano a stranieri consiglio vivamente di fare
un corso di formazione, e/o di studiare su testi appositi. Perchè la
didattica è fondamentale, forse più della conoscenza. Per intenderci:
non basta conoscere bene la nostra lingua, bisogna anche saperla
insegnare. Poi consiglio un po’ di spregiudicatezza: mandate
curriculum e siate pronti a partire…