Si tratta di cinque ulivi e di un mandorlo. Sono stati donati dalla segreteria nazionale del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti in occasione del venticinquesimo anniversario della strage di via D'Amelio. Su ogni pianta una targa in memoria del giudice, di Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina e di Emanuela Loi
Sei alberi per ricordare Paolo Borsellino e sua scorta Saranno piantati nel giardino Quarto Savona Quindici
Sei nuovi alberi: cinque ulivi e un mandorlo, saranno piantati all’interno del giardino Quarto Savona Quindici, sotto la stele che ricorda la strage di Capaci, e ognuno di loro porterà una targhetta con un nome delle vittime dell’attentato al giudice Paolo Borsellino e degli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina ed Emanuela Loi.
A donarli la segreteria nazionale del Movimento dei poliziotti democratici e riformisti per ricordare il venticinquesimo anniversario dell’eccidio di via D’Amelio. La cerimonia di piantumazione, organizzata da Tina Montinaro, dal Movimento dei poliziotti e dal comune di Isola delle Femmine, si svolgerà mercoledì 19 luglio, dalle 10 alle 13.
«Il giardino non appartiene solo a chi ha perso i propri cari nella strage di Capaci – spiega Tina Montinaro – ma a tutte le vittime del dovere, d’ora in poi chiunque potrà ricordare chi non c’è più donando un albero. I nostri familiari sono stati strappati alla vita con violenza, ritengo che sarà più difficile uccidere un albero, e se così fosse lo sostituiremo con un altro».