La polizia è risalita all'identità delle persone dopo aver trovato un cellulare il cui proprietario faceva parte della chat di messaggistica istantanea. La contestazione è per interruzione di pubblico servizio «Un sistema efficace che vanificava il controllo del territorio»
Segnalano posti di blocco e autovelox su Whatsapp Denunciati in 62 per messaggi mandati nei gruppi
Hanno creato un gruppo su Whatsapp per segnalare, attraverso una serie di messaggi, agli automobilisti la presenza di posti di blocco e di autovelox posizionati dalle forze dell’ordine. Per questo sessantadue persone sono state denunciate dalla polizia per interruzione di pubblico servizio. È successo a Canicattì, in provincia di Agrigento.
Alla loro identità si è risaliti dopo il ritrovamento di un telefono cellulare, il cui proprietario faceva parte del gruppo interessato ai messaggi. «Un sistema efficace che finiva per vanificare – affermano gli investigatori – il buon esito del controllo del territorio intrapreso. Da qui la contestazione dell’ipotesi di interruzione di pubblico servizio».
(Fonte: Ansa)