Diciassette. A tanto ammonta il numero di seggiolini rotti dopo la prima partita del Catania allo stadio Angelo Massimino. Un inizio dal sapore amaro e non solo guardando al campo e al risultato rimediato contro il Crotone. A fare discutere sono stati i danni ad alcuni seggiolini, recentemente istallati nell’ambito della riqualificazione dello stadio portata […]
I 17 seggiolini rotti allo stadio Massimino. Curva Nord annuncia che sosterrà le spese per sostituirli
Diciassette. A tanto ammonta il numero di seggiolini rotti dopo la prima partita del Catania allo stadio Angelo Massimino. Un inizio dal sapore amaro e non solo guardando al campo e al risultato rimediato contro il Crotone. A fare discutere sono stati i danni ad alcuni seggiolini, recentemente istallati nell’ambito della riqualificazione dello stadio portata avanti dal Comune di Catania. «Vorrei sperare sia casuale, ma poco cambia; è la dimostrazione dell’incuria di molti nostri concittadini per la cosa pubblica: si chiami strada, marciapiede, arredo urbano, è come se non riguardasse una buona parte di noi. Il problema è che chi mostra disinteresse, in altri luoghi osserva la disciplina. Ma ci vogliamo veramente fare così tanto male?», si chiedeva in un post su Facebook il sindaco Enrico Trantino.
La risposta è arrivata sempre attraverso il popolare social network e la pagina L’urlo della Nord, ritrovo online dei gruppi organizzati del tifo rossazzurro. «Ci dispiace molto. Noi sappiamo chi siamo e quali sono i nostri obiettivi: sostenere i nostri colori allo stadio vuol dire sostenere con forza e tanta gioia anche questa città! Pertanto – si legge nel post – ci tenevamo innanzitutto a scusarci a nome di tutti: condanniamo i gesti non accidentali che hanno portato alla rottura di questi seggiolini, e proprio perché amiamo i nostri colori e tutto ciò che ruota attorno, per questa volta pagheremo con i nostri soldi tutti i seggiolini rotti della Curva Nord, nella speranza che da un lato si ponga fine alla retorica e alle speculazioni intorno al tifo organizzato che invece, proprio negli ultimi anni, ha avuto il merito di aver portato allo stadio tanti giovani e tante famiglie, e dall’altro ci si possa prendere più cura della nostra casa calcistica!»