Il premier Conte tra poco incontrerà i ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Sul tavolo la probabile decisione di sbloccare lo stallo della nave ferma davanti Siracusa con 47 migranti a bordo. Il capo del Viminale rivendica il successo
Sea Watch, vertice a mezzanotte a Palazzo Chigi Cinque paesi Ue si fanno avanti, si va verso sbarco
Un vertice in tarda serata da cui potrebbe venire fuori la decisione di mettere fine allo stallo della Sea Watch e acconsentire allo sbarco dei 47 migranti, costretti da giorni a vedere la costa siracusana senza però potere mettere piede sulla terra ferma. La novità arriva da Palazzo Chigi, dove stasera il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, incontrerà i ministri Matteo Salvini e Luigi Di Maio per decidere cosa fare.
A dare un’improvvisa accelerata alla risoluzione di un caso che, con il passare del tempo, ha iniziato a somigliare a quanto accaduto alla nave Diciotti l’estate scorsa – vicenda per cui Salvini potrebbe essere processato a meno che il Senato neghi l’autorizzazione – è stata la disponibilità arrivata da Germania, Francia, Portogallo, Romania e Malta a fare la propria parte nell’accoglienza dei migranti. Tra i quali, come più volte detto, ci sono 13 minori per i quali la procura di competenza ha chiesto lo sbarco già diversi giorni fa.
«L’Italia – ha detto il premier Conte – vive un ennesimo caso emergenziale che denuncia l’incapacità di gestire con meccanismi condivisi questo fenomeno sul quale l’Europa rischia di implodere. Colgo l’occasione per manifestare un ringraziamento ai Paesi amici che hanno dato disponibilitaànella prospettiva di una redistribuzione». Nessuna disponibilità, almeno per il momento, dall’Olanda il paese in cui la nave della ong tedesca è registrato e che per il ministro degli Interni sarebbe dovuto essere il primo a farsi avanti per risolvere il caso. «Fino a ieri l’Europa se ne fregava – sono le parole di Salvini riportate dall’Ansa -. Guarda caso nelle scorse ore la commissione europea ha cominciato a muoversi, la Germania ha offerto disponibilità. Vuole dire che la nostra linea paga».