“Se un solo uomo sogna il suo sogno rimarrà tale, ma se tanti uomini sognano la stessa cosa quel sogno diverrà realtà”. Così è scritto su un cartellone posto all’entrata del piccolo edificio, sito nel quartiere di San Cristoforo, sede del centro di aggregazione popolare “Giovani Assolutamente per agire”, ovvero GAPA. Venerdì sera, all’interno delle iniziative del “Pacchetto Bellezza”, e insieme a Città Felice, M.C.A. e COBAS scuola, il GAPA ha proiettato un documentario sul rapporto che c’è, nelle scuole elementari, tra alunni e maestre. La proiezione è stata preceduta da due brevi ma intense introduzioni di Giovanni Caruso, storico fondatore del gruppo, e Ada Di Salvo, rappresentante del Movimento di Cooperazione Educativa.
Caruso ha parlato dapprima della situazione della scuola Andrea Doria, affermando che il futuro degli studenti in quell’edificio è a rischio: “Entro il 7 Luglio dovranno lasciare la scuola”. In secondo luogo ha soffermato la propria attenzione su un’iniziativa organizzata dall’associazione Libera, che si occupa di riutilizzare i beni confiscati alla mafia: “Il primo maggio vi sarà una manifestazione-scampagnata in un terreno di quindici ettari, prima in mano alla malavita, adesso libero, vicino a Belpasso, in cui tutti sono invitati”.
Dopo Giovanni Caruso è arrivato il turno di Ada Di Salvo, che ha spiegato come sia importante il ruolo degli insegnanti nelle scuole primarie: “Il film ci mostra come gli insegnanti pongono la loro attenzione non su se stessi, ma sugli alunni”. E poi ancora; “i bambini non rappresentano una scatola vuota, ma un seme che ha delle qualità. L’insegnante deve cercare di far venire fuori queste qualità. Nel documentario vi sono esempi di maestri e maestre che fanno proprio questo: ascoltano i bambini valorizzando le loro potenzialità”. I bambini insomma “rappresentano la ricchezza del nostro paese e bisogna educarli affinché loro possano crescere e dare”.
Il documentario, intitolato “L’amore che non scordo – voci di comuni maestre”, diretto da Daniela Ughetta e Manuela Vigorita, parla di Chiara, Alice, Bardo e Maria Cristina, e della loro esperienza da insegnanti in scuole primarie di città diverse. Ognuno, partendo dalla propria passione e da metodi di insegnamento aggiornati, commenta il rapporto che ha con i giovani studenti. Per lo più girato in steady cam, il film è semplice ed efficace e i bambini ne sono i protagonisti principali. Non è un caso che la proiezione sia avvenuta proprio nella sede del GAPA. “Ogni pomeriggio – ricorda una delle animatrici, Sonia Giardina – per i bambini del quartiere, ci sono molti volontari che fanno loro il doposcuola; abbiamo anche dei laboratori e la palestra. In tutto siamo più di trenta quelli che giornalmente mettono a disposizione il proprio tempo e la propria esperienza per il bene comune, per la voglia di cambiare”.
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