Sciopero trasporti in Sicilia nel disastro infrastrutture Tra riforme al palo, cantieri a rilento e treni in ritardo

Sciopero dei trasporti oggi in Sicilia, senza al momento causare significativi disagi. L’Isola partecipa all’iniziativa nazionale dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil contro le politiche del governo. 

Lo sciopero è articolato e diversificato per settori: lo stop per bus e tram è di 4 ore dalle 9 alle 13; i treni saranno fermi per 8 ore, dalle 9.01 alle 17.01, mentre le navi per 24 ore, dalle mezzanotte del 23 alle 24 del 24 luglio, 24 ore stop anche per i portuali. Garantiti i servizi minimi essenziali. Presidi in Sicilia sotto diverse prefetture. 

Secondo gli stessi organizzatori c’è un tasso di partecipazione medio del 60 per cento con punte oltre il 90 per cento nel settore dei collegamenti marittimi nello Stretto e con le isole minori. Ma al momento non si registrano file agli imbarcaderi di Messina. Anche nei collegamenti ferroviari dal gruppo Ferrovie fanno sapere che per ora non ci sono ritardi. «A differenza di quanto successo invece per tutta la scorsa settimana e senza sciopero», denuncia il presidente del comitato pendolari Giosuè Malaponti.

I motivi dello sciopero in Sicilia acquisiscono un valore specifico. «La situazione infrastrutturale è drammatica – denuncia Franco Spanò, segretario regionale della Cgil Trasporti – lo ammette anche il governo Musumeci nel documento economico finanziario. Ci sono ritardi continui nei cantieri e le riforme latitano, a cominciare da quella sul trasporto pubblico locale». Nei giorni scorsi l’assessore Marco Falcone aveva preventivamente risposto alle critiche dei sindacati, rivendicando il lavoro fatto. Proprio sul trasporto pubblico locale ha parlato della «proroga fino al 2022 del contratto» con i privati. Un settore che costa alla Regione 160 milioni di euro all’anno e che, più che di proroghe, avrebbe necessità di una vera gara pubblica che in Sicilia non è mai stata fatta e che sarebbe dovuta scattare alla scadenza del vecchio contratto fissata a dicembre 2019. 

Oggi sembrerebbe che nel gruppo Interbus-Etna Trasporti, leader del settore con collegamenti in tutta la Sicilia, quasi nessuno abbia scioperato. Gli unici che continuano la loro protesta sono gli appartenenti al sindacato di base Usb. Anche oggi in sit-in all’aeroporto Fontanarossa di Catania. 

Una manifestazione separata da quella dei sindacati confederali e legata a rivendicazioni portate avanti da molto tempo: la moltiplicazione di contratti atipici con massiccio ricorso ad assunzioni interinali nei mesi estivi (in sostituzione di dipendenti regolarmente assunti con contratto a tempo indeterminato che rimangono fermi da giugno a settembre); o ancora, modifiche unilaterali ad alcune corse e il mancato rispetto dei turni di riposo degli autisti. «Lo denunciamo, moltiplichiamo gli sforzi eppure dalla Prefetture sembrano sordi, nessuno tende una mano, nessuno ci incontra», denunciano dal sindacato Usb. 

Dall’altra parte, i sindacati confederali mettono nel mirino anche il Consorzio autostrade siciliane. «Ogni governo che arriva – spiega Spanò – dice di aver trovato un disastro e di aver risanato. Ma in realtà cambia poco o nulla». La Cgil chiede che l’Ars discuta il ddl di riforma fermo da sei mesi sulla trasformazione del consorzio da ente pubblico non economico in economico (proposta del governo Musumeci).

Sul fronte treni, se lo sciopero di oggi non ha causato problemi, in realtà pesanti disagi si registrano nelle ultime settimane. Secondo il comitato pendolari, nella sola giornata di martedì 16 luglio sulla Messina-Catania-Siracusa i treni in ritardo sono stati 14 e quelli soppressi quattro, mentre sulla Catania-Palermo otto treni in ritardo e uno cancellato. «Capiamo i problemi per gli incendi e per i furti di rame – denuncia Malaponti – ma molti di questi disagi sono causati da danni all’infrastruttura. E non si tratta più di fatti sporadici, ma quotidiani. Chiederemo al ministero di inviare degli ispettori e chiediamo all’assessore Falcone di accertarsi di quanto sta avvenendo».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]