«I carabinieri? No, non c’erano anche se li avrei chiamati se fosse accaduto qualcosa di strano». La voce al telefono è quella di Salvatore Moncada, imprenditore della holding Moncada Energy Group di cui fa parte anche la società MyEthanol che, a Sciacca, è proprietaria di una distilleria che vorrebbe ampliare il proprio business alla produzione di biogas. Il progetto, che ha ricevuto negli anni passati l’autorizzazione unica ambientale (Aua) da parte del Libero consorzio, è finito al centro delle polemiche per la presunta sottovalutazione dell’impatto ambientale. A preoccupare gli abitanti di Sciacca sono innanzitutto i numeri descritti nel progetto – oltre 44mila tonnellate al mese di vinacce e la possibilità di utilizzare come materia prima residui industriali di natura organica e, più in generale, materie cellulosiche – ma anche il riferimento poco chiaro alla destinazione del syngas, il gas di sintesi prodotto dall’azione del gassificatore che l’imprenditore vorrebbe installare. Nella relazione di accompagnamento alla richiesta di Aua, si parla di vendita, anche se l’ipotesi è stata smentita a MeridioNews dallo stesso Moncada.
Proprio l’imprenditore, questa mattina, ha aperto i cancelli dello stabilimento ex Kronios, in contrada Scunchipani, per lasciare l’accesso ai vigili urbani e ai tecnici dell’ufficio Urbanistica del Comune di Sciacca. Un sopralluogo annunciato nei giorni scorsi, ma che aveva indispettito Moncada che, denunciando quello che ritiene un pregiudizio da parte dell’amministrazione guidata dalla sindaca Francesca Valenti, aveva avvertito di essere pronto a chiamare i carabinieri. «Come già avevo detto non avrebbero trovato nulla di strano, al momento ci sono solo gli immobili presenti da decenni e autorizzati – commenta Moncada a MeridioNews -. Voglio comunque dire di non avere alcuna ostilità nei confronti della sindaca, che non conosco. Vorrei solo che ci si confrontasse senza pregiudizi. Sono temi che facilmente possono essere fraintesi», aggiunge l’imprenditore per ribadire i motivi che di recente lo hanno portato a non rispondere all’invito di presentarsi in Consiglio comunale per descrivere il progetto.
Moncada, che ha ricevuto il sostegno del referente di Legambiente all’ampliamento dell’impianto, nei giorni scorsi aveva rilanciato la polemica criticando un progetto per la realizzazione di un biodigestore da parte di Sogeir, la società partecipata che gestisce l’impianto di compostaggio e la discarica che accoglie i sovvalli, cioè gli scarti della raccolta differenziata. Quest’ultima nei prossimi giorni potrebbe ottenere dalla giunta Musumeci l’ok al finanziamento dell’impianto di trattamento meccanico-biologico e alle due vasche supplementari autorizzate, nel 2016, con un decreto Aia. «Non ho al momento documenti, ma chi mi ha riferito del progetto di Sogeir di fare un biodigestore con un coinvolgimento di un privato è una fonte attendibile – commenta Moncada -. Certo, se fosse davvero così, sarebbe strano che l’amministrazione comunale non manifesti un’opposizione chiara come quella espressa finora nei confronti della nostra impresa».
A rispondere però a distanza a Moncada è Enzo Marinello, già presidente della Srr e attuale commissario liquidatore di Sogeir. «Non c’è alcun progetto in cantiere, all’infuori di ciò che è previsto da anni nell’Aia – dichiara a MeridioNews -. Non so Moncada a cosa faccia riferimento, ma di attuale non c’è nulla. In passato si è ipotizzato un ampliamento dell’impianto di compostaggio che serve i Comuni del comprensorio e c’è stata una fase in cui una società privata ha sondato il terreno per realizzare – continua Marinello – un impianto che, lavorando gli scarti del compostaggio, potesse trarre biogas, ma nulla di concreto. Ipotesi che non sono mai confluite in un progetto e che ormai appartengono al passato».
Stamattina, una riunione interna all’amministrazione e alla presenza dei tecnici anche di Sogeir si è tenuta per dirimere la vicenda. «Ci è stato detto che non c’è nulla in cantiere – conferma l’assessore all’Urbanistica Fabio Leonte -. La materia è complicata ed è per questo che bisogna andare cauti con le valutazioni. Certo è che se Moncada non ha nulla da temere avrebbe fatto meglio si presentasse all’incontro in consiglio così da chiarire a tutti i cittadini i dettagli dell’impianto che vuole realizzare». Nei giorni scorsi, il Comune di Sciacca ha dato incarico alla professoressa Patrizia Livreri di esaminare il progetto di MyEthanol.
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