Prosegue la lotta personale di Renato Schifani per guadagnare posizioni di vertice in Forza Italia. Adesso, il presidente della Regione siciliana ha sguinzagliato i suoi luogotenenti sul territorio Marcello Caruso e Giovanni Alongi per la due giorni organizzata dal partito a livello nazionale. Del resto, non sono un mistero i rapporti tutt’altro che idilliaci con […]
Foto di Gabriele Ruggieri
Forza Italia, la strategia di Schifani per prendersi il partito passa dalle nuove tessere in provincia
Prosegue la lotta personale di Renato Schifani per guadagnare posizioni di vertice in Forza Italia. Adesso, il presidente della Regione siciliana ha sguinzagliato i suoi luogotenenti sul territorio Marcello Caruso e Giovanni Alongi per la due giorni organizzata dal partito a livello nazionale. Del resto, non sono un mistero i rapporti tutt’altro che idilliaci con il ministro Antonio Tajani, con cui è in corso un braccio di ferro sotterraneo che passa dal botta e risposta sulla campagna acquisti, con Giancarlo Cancelleri portato in azzurro dal governatore e Caterina Chinnici dal sostituto in pectore di Silvio Berlusconi.
Alongi, in particolare, voluto fortemente come coordinatore provinciale di Palermo, oggi canta vittoria per avere raccolto «centinaia di nuove adesioni tutt’ora in fase di elaborazione» nella provincia del capoluogo. «Dopo le iniziative realizzate a Cinisi, Corleone, Misilmeri e Partinico, nelle prossime settimane, la campagna di tesseramento proseguirà in molti altri comuni – spiega Alongi in una nota – Abbiamo ricevuto tantissime richieste da decine di amministratori locali e semplici cittadini che nell’adesione a Forza Italia vedono lo strumento per un rilancio della partecipazione e della militanza attiva in politica».
Intanto, va avanti l’operazione di «riorganizzazione e radicamento nei diversi territori», parole sempre di Alongi. Di pari passo con le nuove iscrizioni che hanno visto impegnati la vicecoordinatrice Marinella Curvato, il coordinatore regionale Marcello Caruso e i deputati Mario Caputo, Francesco Cascio, Edy Tamajo e Gaspare Vitrano. Sono stati tutti loro a dare vita a una riunione per gettare le basi di una campagna che culminerà con le elezioni europee, in cui è lecito pensare che Renato Schifani ci terrà a offrire ai vertici nazionali del suo partito una dimostrazione di forza.