È finlandese il coreografo che ha appena selezionato 16 ragazzine del territorio etneo, di età compresa tra i dieci e i sedici anni, per lo spettacolo di danza contemporanea Classical beauty, in allestimento a Scenario pubblico sabato 30 marzo e la domenica seguente in replica. Tre i giorni a sua disposizione per prepararle a salire sul palco, dove sarà messo in scena il tentativo di realizzare un sogno: diventare ballerino classica. Un obiettivo al maschile, declinato anche al femminile. «Purtroppo avevo solo parti e costumi femminili in questa performance – spiega Torma a MeridiNews – Ma il mio prossimo spettacolo sarà aperto a tutti. D’altronde la coreografia riguarda i sogni in generale e come cambiano con il tempo. Anche i miei sono cambiati: ho messo in scena come la danza classica mi fa stare bene oggi. Mi affascina perché ha un suo background, anche fisico. E spero in futuro che sia ancora oggetto del mio lavoro».
Il titolo, infatti, dichiaratamente classicheggiante, prelude quasi con un ossimoro a una esibizione contemporanea, cosa che in via Teatro Massimo è ordinaria amministrazione. Novità: il legame con le scuole di danza locali e con le sue allieve più giovani, a cui è stato rivolto l’invito a partecipare. Invito accolto da 42 giovanissime che si sono presentate alle audizioni del 26 marzo, quando sono state selezionate le prescelte: otto tra i dieci e i 13 anni, le altre otto tra i 13 e i 16.
A detta del coreografo 16 è il numero perfetto per un palco dalle dimensioni di Scenario «perché consente di dare al pubblico quelle illusioni magiche che l’opera vuole esprimere – afferma – Ho sempre utilizzato 16 danzatrici per questo tipo di coreografia, che dal 2016 porto in giro per l’Europa, partendo dalla Finlandia e passando per Gran Bretagna, Italia, Svizzera, Islanda, Norvegia, Svezia ed altri stati ancora, adattandola ad ogni tipologia di bambini». Poi continua: «Ho sempre coinvolto le persone del luogo nella mia danza e continuerò a farlo. A tal proposito mi sto già dedicando a un nuovo lavoro ispirato alla discomusic, Open your heart, che debutterà il prossimo novembre in Danimarca».
Nessuna sicilitudine, invece, emergerebbe da queste selezioni. «I bambini europei sono molto simili tra loro – afferma l’artista – Ciò che fa davvero la differenza è il tipo di scuola di danza da cui provengono. In base a questo riescono a suscitarmi molti ricordi, di quando anch’io ero ragazzo e studiavo danza». Alla fine Taneli Torma si dice soddisfatto: «Ho trovato quello che volevo. Parlando di sogni era impossibile non ispirarsi ai bambini, ma li volevo di livelli differenti: alcuni che danzassero da poco, altri con parecchi anni di formazione classica alle spalle. E così è stato».
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