All'azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Vittorio Emanuele va Giampiero Bonaccorsi; al Cannizzaro è stato scelto Francesco Garufi; alla guida dell'Azienda sanitaria provinciale va Ida Grossi, che dopo appena quattro mesi lascia l'Asp di Caltanissetta. Sono queste le decisioni di Rosario Crocetta dopo mesi di stallo. Scelte che potrebbero approfondire la spaccatura tra il governo regionale e il Pd
Scelti i nuovi manager della sanità catanese Asp-Policlinico-Cannizzaro: nomi governativi
Si sblocca l‘impasse della sanità pubblica catanese. Il governo regionale ha nominato i manager delle strutture sanitarie vacanti: all’azienda ospedaliero-universitaria Policlinico Vittorio Emanuele va Giampiero Bonaccorsi; al Cannizzaro è stato scelto Francesco Garufi; alla guida dell’Azienda sanitaria provinciale va Ida Grossi, che dopo appena quattro mesi lascia l’Asp di Caltanissetta.
Se i primi due nomi facevano parte dell’ampia rosa di cui si parla da mesi, l’ultimo, quello di Ida Grossi è sicuramente una sorpresa. Le scelte arrivano dopo mesi di vuoto durante i quali l’intera sanità pubblica catanese, ad eccezione del Garibaldi, è stata commissariata, riducendone potenzialità, capacità di programmazione e di spesa, come ha raccontato CTzen.
Giampiero Bonaccorsi è una scelta interna al Policlinco. Fino ad ora infatti ricopriva il ruolo di direttore amministrativo della stessa azienda. Era, inoltre, uno dei nomi proposti dal rettore dell’università di Catania, Giacomo Pignataro. Francesco Garufi, già dirigente regionale, va invece al Cannizzaro. Due scelte considerate governative, frutto di valutazioni interne alla giunta di governo che arrivano in un momento molto delicato della vita politica regionale, con il presidente Rosario Crocetta ormai senza maggioranza all’Ars e la mozione di censura per due sue assessore: Nelli Scilabra, alla Formazione, e Linda Vancheri, alle Attività produttive. Se infatti Paolo Cantaro e Angelo Pellicanò – i due manager scelti in un primo momento e poi congelati a causa del decreto nazionale che impedisce ai dirigenti in pensione di andare ad occupare i vertici delle strutture sanitarie pubbliche – venivano indicati dopo una concertazione con il Partito democratico, i nomi nuovi sembrano estranei a queste analisi.
Diverso il discorso per Ida Grossi, che guiderà l’Asp di Catania. Originaria di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, è laureata in Medicina con due specializzazioni in Medicina legale e Igiene. Ha fatto parte dell’Agenas, agenzia pubblica che supporta il ministero della Salute e le Regioni per le strategie di sviluppo e innovazione del Servizio sanitario nazionale. E’ considerata vicina al direttore dell’Agenas, Fulvio Moirano, che è anche uno dei tecnici scelti dall’assessore Lucia Borsellino per comporre la commissione chiamata a valutare il profilo dei candidati al ruolo di manager della sanità siciliana. Grossi per anni ha ricoperto incarichi dirigenziali nelle Asp del Piemonte e della Liguria. In particolare è stata direttore sanitario dell’Asl numero 3 di Genova e di Biella. Ad aprile scorso la nomina a direttore generale del governo Crocetta al vertice dell’Asp di Caltanissetta, di cui ha assunto la guida operativa a partire da luglio. Primo incarico in Sicilia. Adesso il trasferimento a Catania, cinquemila dipendenti, in Sicilia seconda solo all’Asp di Palermo.