Scappa dai carabinieri e provoca un grave incidente Quattro feriti. Due minorenni in prognosi riservata

Corre a folle velocità a bordo di una Toyota Yaris per evitare la cattura da parte di carabinieri, ma inutilmente: Vito Cunsolo, 28 anni, colpito da un provvedimento restrittivo emesso dal magistrato di sorveglianza del tribunale di Catania il 24 dicembre scorso, ha perso il controllo del mezzo sbattendo violentemente contro un guard rail.

Erano da poco trascorse le due quando, sulla strada statale 417 Catania-Gela, i militari dell’Arma della compagnia di Palagonia hanno imposto l’alt alla vettura, con a bordo cinque persone. La macchina, poi risultata presa a noleggio a Catania, si è fermata distante, per fare scendere uno degli occupanti del veicolo. Il quale, però, ha iniziato a correre, a piedi, nelle campagne circostanti: sembra che i carabinieri siano a conoscenza tanto dell’identità del giovane quanto dell’intento di sviare gli inseguitori. L’automobile, infatti, sceso questo passeggero, ha cominciato una folle corsa lungo la strada provinciale 104.

Per 16 chilometri la Toyota ha tentato di seminare i carabinieri ma all’incrocio con la statale 194, ancora in territorio del Comune di Catania, il conducente dell’utilitaria ha perso il controllo del veicolo che è finito fuori strada, ha divelto un guard rail e ha terminato la sua corsa di nuovo sulla statale. I militari hanno prestato i primi soccorsi ai passeggeri, finché sono arrivate le ambulanze del 118

Una 24enne di Catania è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Garibaldi centro di Catania, ricoverata in prognosi riservata; una 16enne, sempre di Catania, è stata portata al Cannizzaro; un 17enne è invece al Policlinico. I medici si riservano la prognosi anche per i due giovanissimi. Il conducente era proprio Vito Cunsolo, prima scappato sulle sue gambe e poi rintracciato qualche ora dopo sulla strada statale 114. Il giovane è destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dal tribunale di Catania: è autore di una rapina commessa a settembre 2010 ai danni di un Compro oro di corso delle Province a Catania.

Dopo i tre gradi di giudizio, Cunsolo era stato condannato in via definitiva (fine pena prevista maggio 2021) e ammesso a scontare la condanna in una comunità di recupero del Messinese. Visto il reiterarsi delle violazioni, ultima in ordine di tempo l’allontanamento arbitrario e definitivo dalla struttura, l’autorità giudiziaria era stata costretta a disporre l’arresto e la custodia in carcere. A causa delle lesioni riportate nell’incidente, è ricoverato all’ospedale Garibaldi centro, piantonato dai carabinieri. Cunsolo è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e omissione di soccorso.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]