Buchi sulla pietra bianca, del diametro di due-tre centimetri, ripetuti, a sfregiare uno dei gioielli di Sicilia. La denuncia arriva dall'associazione Mareamico. Ma l'ingegnere a capo del progetto di messa in sicurezza non ne sa nulla. Guarda le foto
Scala dei Turchi, misteriosi fori deturpano la marna Il rup: «Molto strani, nessuno li ha mai autorizzati»
«Non ho idea di cosa siano, so solo che è una cosa stranissima». L’ingegnere Maurizio Costa è il responsabile del progetto di messa in sicurezza di Scala dei Turchi, ma di quei fori non sa nulla. Buchi sulla marna, proprio dove finisce la spiaggia e inizia la pietra bianca, del diametro di due-tre centimetri e profondi fino a cinque. Ripetuti, uno dietro l’altro, a formare lunghe scie che deturpano uno dei gioielli di Sicilia.
La denuncia, corredata dalle immagini, arriva da Claudio Lombardo, ambientalista dell’associazione Mareamico, che da anni porta avanti una battaglia per la tutela della Scala dei Turchi. «È uno scempio – attacca – non si sa chi è stato, ma a me non sembra frutto di semplici vandali. Ho già chiesto agli enti competenti e alle università e nessuno dice di aver mai autorizzato qualcosa di simile. Sicuramente è l’ennesima dimostrazione che qui chiunque può fare ciò che vuole perché non c’è controllo». L’ipotesi di Lombardo è che i fori siano figli di carotaggi, non si sa bene da chi autorizzati e da chi effettuati. «Alcuni sono vecchi, ma la gran parte è spuntata negli ultimi dieci giorni».
Non ne è convinto l’ingegnere Costa, rup del progetto di messa in sicurezza di una parte del sito e di monitoraggio del deflusso delle acque, approvato dalla Regione dopo numerosi crolli. «Io non li ricordo ma al momento non si può escludere che quei buchi siano lì da tempo e che magari finora siano stati coperti dalla sabbia». Di una cosa, però, è certo. «Noi non abbiamo autorizzato niente di simile, i nostri interventi si sono concentrati in una zona più a monte. E poi – continua – fori di quel diametro e attaccati uno con l’altro non mi sembrano possano essere dei carotaggi geologici, non si fanno così. Il diametro sarebbe dovuto essere più grande. È davvero un mistero». Intanto sul posto stamattina sono arrivati uomini della polizia e della Capitaneria di porto per un sopralluogo.
L’associazione Mareamico ha presentato una denuncia alla Capitaneria di porto e alla Procura di Agrigento che ha aperto un’indagine sulla mancanza di controlli e manutenzione e sui crolli dell’ultimo periodo. I magistrati hanno già sentito il sindaco di Realmonte, Calogero Zicari, che ha competenza sulla Scala dei Turchi, il privato che rivendica la proprietà del sito e lo stesso Lombardo.
«La presenza dei fori rinvenuti alla Scala dei Turchi risale a diversi anni fa – ribatte il sindaco di Realmonte Calogero Zicari – ancor prima del 2015, data di inizio del mio mandato. Probabilmente sono riconducibili a studi di carattere scientifico». Nel post pubblicato sul proprio profilo Facebook, il primo cittadino ha anche allegato due foto datate 16 dicembre 2017 «in cui – sottolinea – gli stessi fori risultano ben visibili. È strano che chi denuncia oggi non li avesse visti prima – conclude Zicari – considerato che i fori si trovano sulla soglia di ingresso alla Scala dei turchi e sono ben visibili».